NEWS in archivio febbraio 2010
by Luisa Siotto
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1/02/2010


SHIFTING - paesaggio tra reale ed immaginario

febbraio 2010, Cagliari
Workshop, conferenze, mostre e spettacoli per raccontare la condizione urbana contemporanea, disvelarne i contenuti meno visibili e costruire nuovi significati. E’ “Shifting”, un ciclo di incontri in programma nella facoltà di Architettura di Cagliari questo mese. La facoltà apre i suoi spazi del Castello (il complesso di Santa Croce e Palazzo Cugia) ad un insieme di iniziative indirizzate a stimolare i confronti tra architettura, arte e città. L’obiettivo - spiega una nota - è favorire l’accesso a questi temi da parte di un pubblico più ampio e articolato Dal 5 al 7 febbraio 2010 saranno presentati i lavori del gruppo di ricerca LaDU, Laboratorio di Densità Urbana, che circa un anno si muove nell’esplorazione dei territori di confine fra architettura, arti visive e arti performative, attraverso l’interpretazione del mondo circostante e l’interazione attraverso le nuove tecnologie. Le giornate saranno incentrate sulla mostra “Case Study: furriadroxiu” dedicata ai furriadroxiu di Capo Malfatano, il primo di dieci Case studies del LaDU e i seminari/workshop aperti a studenti di architettura e ad esterni, oltre che ad una percentuale di studenti dell’ultimo anno del Liceo Artistico, orientati alla lettura ed interpretazione della citta’ attraverso lo sguardo e l’utilizzo di strumenti multidisciplinari. In relazione a questo approccio multidisciplinare verranno presentate alcune ricerche sviluppate all’interno della facoltà. Verrà esposta l’esperienza di didattica internazionale dei visiting professors afferenti alla Facoltà. Ruth Baumeister, Joao Alvaro Rocha, Carmen Fiol, Elena Pascolo, Gabriel Verd e tutti i docenti che la Facoltà ha compiutamente inserito nei percorsi formativi “normali” si confronteranno per trarre un bilancio dell’esperienza cagliaritana. Insieme ai lavori prodotti durante il semestre appena concluso, i docenti racconteranno le proprie personali esperienze di ricerca e progetto, offrendo spunti di riflessione per un confronto fra realtà diverse. (AGI) Info: e-mail: research.ladu@gmail.com - http://ladulab.wordpress.com - http://architettura.unica.it

4/02/2010


Van Doesburg and the International Avant-Garde: Constructing a New World

4 febbraio - 16 maggio 2010, London
Tate Modern presents the first major exhibition in the UK devoted to the Dutch artist and pivotal figure of the European avant-garde, Theo van Doesburg (1883-1931). This is a unique and exciting chance for van Doesburg’s work to be seen for the first time in the UK. This follows in the footsteps of a series of exhibitions looking at different aspects of Modernism, conceived by Vicente Todolí, Director of Tate Modern. Van Doesburg, who worked in disciplines within art, design and text, founded the far-reaching movement and magazine De Stijl. This artistic movement of painters, architects and designers sought to build a new society in the aftermath of World War I, advocating an international style of art and design based on a strict geometry of horizontals and verticals. Van Doesburg travelled extensively in Europe in the 1920s making connections and collaborating with avant-garde contemporaries of the time. This exhibition explores Doesburg’s role as promoter of Dutch Neoplasticism, his Dada personality, his efforts to influence the Bauhaus, his links with international Constructivists, and his creation of the group Art Concret. Including over 350 works (many unseen in the UK before) by key artists as Jean Arp, Constantin Brancusi, László Moholy-Nagy, Piet Mondrian, Francis Picabia, Gerrit Rietveld, Kurt Schwitters and Sophie Taeuber, the exhibition features van Doesburg’s rarely-seen Counter-Composition paintings and designs for the Café Aubette in Stasbourg, furniture such as Rietveld’s iconic Red-Blue chair, as well as typography, magazines, stained glass, film, music, sculpture and more. In collaboration with Stedelijk Museum De Lakenhal, Leiden. Info: tel +44 (0)20 78878888 e-mail: visiting.modern@tate.org.uk - www.tate.org.uk

VideoAgorà - Superstudio o la Mossa del Cavallo

Il 4 febbraio 2010, ore 19, presso il Teatro Agorà, Triennale Design Museum, a Milano, continua VideoAgorà, appuntamento settimanale, a cura di Silvana Annicchiarico, per vedere e rivedere immagini, film, documentari e materiali rari o inediti nel mondo del design e della comunicazione visiva, con il documentario “Superstudio o la Mossa del Cavallo”, diretto da Matteo Giacomelli, produzione Emmegiprod. Superstudio, gruppo di architettura fondato nel 1966 a Firenze, è stato protagonista del Movimento dell’architettura Radicale degli anni sessanta affermandosi a livello internazionale come testimonia la mostra Italy the New Domestic Landscape tenutasi nel 1972 al MoMa di New York. Obiettivo della ricerca del Superstudio è riformulare l’architettura dalla base facendola diventare una disciplina incrocio, avvalendosi di media come il film e il fotomontaggio e ricorrendo alla letteratura, all’antropologia al cinema e alla religione. Il tutto finalizzato a una nuova concezione della vita e dell’uomo, in linea con le tendenze della cultura alternativa degli anni sessanta, influenzata dal movimento hippie e dal Situazionismo. Superstudio si scioglie nel 1978 lasciando un’eredità di riflessioni e di progetti ancora da indagare; rappresenta una storia moderna del design e dell’architettura italiana capace di inventare immagini emblematiche di un’epoca in cui, come asserivano i protagonisti “l’unica vera arte sarà la nostra vita”. Afferma Matteo Giacomelli, autore del documentario: “Il documentario racconta la superstoria del Superstudio procedendo per frammenti visivi uniti dal tratto comune della parola. Ne scaturisce un discorso intrecciato, una trama omogenea tra presente e passato dove minimo è lo scarto tra l’esperienza in presa diretta, la vita appunto e l’oggetto finito, il film”. Saranno presenti Adolfo Natalini, Cristiano Toraldo di Francia, Gian Piero Frassinelli, i tre membri del Superstudio. Info: tel +39 02 724341 fax +39 02 89010693 e-mail: info@triennale.it - www.triennale.it

ICONEMI - alla scoperta dei paesaggi bergamaschi

4 febbraio - 18 marzo 2010, Bergamo >[consegna fotografie: 26/02/2010]
Si terrà presso l’Urban Center, Piazzale degli Alpini, Bergamo, l’iniziativa di incontri e raccolta fotografica di “sguardi” sul territorio ICONEMI, ideata da Maria Claudia Peretti | Raccolta fotografica_ Attraverso le vostre fotografie di Bergamo e Provincia costruiremo un itinerario multiplo e sfaccettato, singolare e non stereotipato, da proporre come segno di ospitalità e amicizia. L’iniziativa si propone di interpretare i paesaggi con chiavi di lettura diverse e complementari attraverso immagini digitali, nuove o d’archivio, per individuare iconemi, cioè gli elementi in cui si condensa l’identità e il carattere del nostro territorio. Ci si aspetta che ciascuno possa evidenziare elementi diversi, trasmettendo la propria conoscenza disciplinare e/o il proprio sentire individuale. L’obiettivo è quello di costruire un itinerario multiplo e sfaccettato, singolare e non stereotipato, da proporre come segno di ospitalità e amicizia: una guida virtuale e aggiornabile che raccolga gli sguardi e le esperienze di chi abita o semplicemente transita, viaggia, attraversa | temi: - Paesaggi dell’eccellenza produttiva | - Paesaggi del cibo e del vino | - Paesaggi delle bellezze nascoste | - Paesaggi delle arti minori | - Paesaggi delle intelligenze innovative | - Paesaggi “minimi” e paesaggi “profondi” | - Paesaggi del gusto e dell’eleganza | - Paesaggi del movimento e della mobilità | Il tema del Paesaggio è di grande attualità e occupa una posizione centrale nelle politiche territoriali come valore da tutelare e valorizzare, espressione dell’identità di un luogo, sintesi di storia e natura, di valori culturali ma anche di potenzialità economiche importanti. L’osservazione dell’esistente, la capacità di vedere consapevolmente cogliendo gli aspetti significativi è la premessa fondamentale di ogni paesaggio: non c’è paesaggio senza uno sguardo che osserva, seleziona, indaga e attribuisce un valore agli elementi che vede. Vediamo ciò che conosciamo e sappiamo interpretare. Sono invitati a partecipare coloro che si occupano di territorio in senso lato: architetti, ingegneri, agronomi, forestali, naturalisti ma anche fotografi, artisti, studenti universitari, associazioni… I materiali pervenuti verranno sistematizzati e indicizzati a cura degli organizzatori dell’evento. Potranno essere utilizzati e divulgati nelle varie iniziative culturali dell’Urban Center e ri-proposti in forma cartacea e/o virtuale, in pubblicazioni successivamente predisposte | Incontri_ In concomitanza ed a supporto della presente iniziativa saranno proposti i seguenti incontri nel mese di Febbraio e Marzo presso l’Urban Center che si concluderanno con la presentazione della raccolta ICONEMI. Iniziativa del Comune di Bergamo in collaborazione con il Centro Studi sul Territorio “Lelio Pagani” dell’Università di Bergamo. Info: tel 035 399369 fax 035 399261 e-mail: urban_center@comune.bg.it - www.comune.bergamo.it - www.iconemi.it

Il cinema racconta gli architetti

4 - 25 febbraio 2010, Savona
L’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Savona presenta la 3. edizione della rassegna cinematografica dedicata all’architettura. Quest’anno la rassegna raccoglie produzioni di diversa provenienza. Due serate sono organizzate in collaborazione con l’Associazione Culturale Docfest (www.docfest.it): in una verrà presentata l’opera e la personalità di Gio Ponti; l’altro incontro sarà invece dedicato a Steven Holl, uno degli architetti contemporanei più conosciuti ed apprezzati, e a “La gioia del fare”, uno spaccato della vita professionale e mondana dell’architetto Franco Palpacelli nella Roma degli anni Sessanta. Parteciperà, inoltre, alla rassegna il regista Emanuele Piccardo che presenterà Lettera 22, documentario sulla vita di Adriano Olivetti, e P. Soleri dedicato all’architetto che ha incentrato la sua opera sull’Arcologia (architettura+ecologia). Concluderà la rassegna Koolhass Houselife, un’immersione nella vita quotidiana di uno dei capolavori dell’architettura contemporanea degli ultimi anni, La Casa a Bordeaux realizzata da Rem Koolhaas. Programma:
- 04/02 - h. 21_ “LA VIDA ES SUEÑO”. GIO PONTI, L’UOMO CHE VISSE DUE VOLTE | GIO PONTI E LA VILLA PLANCHART A CARACAS
- 11/02 - h. 21_ LETTERA 22 | P. SOLERI
- 18/02 - h. 21 _ STEVEN HOLL: THE NELSON-ATKINS MUSEUM OF ART - BLOCH BUILDING | LA GIOIA DEL FARE
- 25/02 - h. 21_ KOOLHAAS HOUSELIF
Info: tel 019 814878 fax 019 8484085 e-mail: architettisavona@archiworld.it - www.ordinearchitettisavona.it - programma.df

5/02/2010


Green Life - costruire città sostenibili

5 febbraio - 28 marzo 2010, Milano
Inaugura il 4 febbraio 2010 alle ore 19, presso la Triennale di Milano, in Viale Alemagna 6, Milano, la mostra “Green Life: costruire città sostenibili”, curata da Maria Berrini, Aldo Colonetti, Fulvio Irace, Franco Origoni e Andrea Poggio e promossa da Legambiente, Triennale di Milano e Istituto di Ricerche Ambiente Italia. La mostra è dedicata agli architetti e alle città che hanno saputo darsi una visione del futuro, hanno adottato strategie coraggiose, hanno messo in atto azioni concrete per un’architettura più sostenibile. Urbano e sostenibile oggi suonano in contrapposizione. Con la mostra Green Life si desidera dimostrare l’opposto: e’ proprio dalle città, luogo dell’artificiale, che possono giungere risposte e soluzioni concrete. E solo le città sostenibili del prossimo futuro potranno dare speranza a quella metà della popolazione mondiale che è diventata urbana, talvolta cingendo d’assedio i nuclei storici con nuovi agglomerati di fango e lamiera. E’ necessario passare dall’utopia alla realizzazione, per dimostrare che è possibile vivere diversamente negli spazi urbani; bisogna interpellare i saperi, della scienza e della cultura, perchè nessuno è autosufficiente. Nel nostro caso Legambiente e la Triennale affrontano il tema mettendo al centro i grandi architetti. Già nel 1996 Thomas Herzog, Norman Foster, Renzo Piano e Richard Rogers decisero di promuovere la Carta Europea per l’Energia Solare nell’Architettura e nella Pianificazione Urbanistica, a cui aderirono altri progettisti. Questi quattro architetti, che hanno condiviso insieme a Auer+Weber l’esperienza di progettazione dell’eco-quartiere di Solar City a Linz, sono presenti a Green Life anche con proprie realizzazioni significative. Norman Foster con le Vivaldi Towers nel quartiere energeticamente avanzato ad Amsterdam e con il master plan di Eurogate, il quartiere ad edilizia passiva di Vienna. Richard Rogers con il nuovo aeroporto di Barajas; Renzo Piano con la California Academy of Science a San Francisco, Thomas Herzog con Soka Bau, l’edificio per uffici ad alta efficienza energetica a Wiesbaden. A Green Life anche i recentissimi Linked Hybrid di Steven Holl a Pechino, Manitoba Hydro di KPMB_Architects a Vancouver, il Genzyme Centre di Stefan Behnisch a Boston, tutti certificati LEED. E poi: le case popolari espandibili con l’autocostruzione di ELEMENTAL Architects in Cile, la scuola di F. Kere in Burkina Faso, il recupero urbano a Dublino di B. Mc Evoy Arch. e le residenze di edilizia sociale di S. Solinas e G. Verd a Siviglia. Sono italiani alcuni progetti in mostra: il Centre for Sustainable Energy a Ningbo in Cina di Mario Cucinella e il Centro per il benessere delle donne a Ouagadougou, in Burkina Faso di FARE studio. Italiana la localizzazione e la certificazione per il Museion di KSV, il Quartiere Casanova (entrambi a Bolzano), e la Scuola Elementare di Ponzano Veneto. Dopo le architetture, è possibile viaggiare, all’interno della mostra, dentro 9 città che hanno fatto di “green life” la propria filosofia abitativa: Stoccolma, Malmö, Amburgo, Amsterdam, Copenhagen, Friburgo, Zurigo, Vienna, Salisburgo. Info: tel +39 02 724341 fax +39 02 89010693 e-mail: info@triennale.it - www.triennale.it - www.mostragreenlife.org

Adriano Olivetti - ciclo di puntate su Radio3

5 - 28 febbraio 2010
Nel cinquantesimo anniversario dalla scomparsa di Adriano Olivetti, Radio3 in collaborazione con la Fondazione Adriano Olivetti, da il via ad ciclo di puntate dedicate alla figura più anomala e singolare dell’imprenditoria italiana dell’ultimo secolo. Laura Olivetti, ultima figlia di Adriano e Presidente della Fondazione Adriano Olivetti, presenterà “Adriano Olivetti. Progettare per vivere” nella puntata di Fahrenheit di venerdì 5 febbraio 2010 alle ore 17. I suoi ricordi personali si intrecceranno con il racconto di Laura Curino che ha messo in scena, con più di cinquecento repliche, lo spettacolo Adriano Olivetti per la regia di Gabriele Vacis. “Adriano Olivetti. Progettare per vivere” andrà in onda all’interno del programma Passioni di Radio3, a partire da sabato 6 e domenica 7 febbraio alle 10.50, e ogni fine settimana fino al 28 febbraio. Enrico Morteo ripercorrerà con Alberto Saibene, l’intensa e straordinaria vita dell’imprenditore Olivetti che fu anche intellettuale, politico, editore e urbanista. Molti gli ospiti che in ogni puntata, tematica, interverranno con le loro testimonianze, da Luciano Gallino e Renato Rozzi a Tullio De Mauro, Sergio Ristuccia, Furio Colombo, Giuseppe Berta, Franco Ferrarotti, Goffredo Fofi. L’ultima puntata, dedicata all’eredità olivettiana, sarà conclusa da Laura Olivetti che parlerà dell’impegno, delle attività e delle iniziative della Fondazione Adriano Olivetti che lei stessa presiede. Durante la puntata di ‘Fahrenheit’ e nel ciclo ‘Passioni’ verranno mandati in onda diversi contributi audio, dall’archivio RAI e da quello della Fondazione Adriano Olivetti, in particolare una intervista inedita dello stesso Olivetti del 1959. Si ascolteranno inoltre le voci di alcuni tra i più noti collaboratori di Adriano Olivetti oramai scomparsi, nonché due brani inediti tratti da interviste realizzate a Giulio Carlo Argan e Geno Pampaloni. Info: tel 06 6877054 fax 06 6896193 e-mail: francescalimana@fondazioneadrianolivetti.it - www.fondazioneadrianolivetti.it - www.radio3.rai.it

Giornate di studio sul paesaggio 2010 - Il concetto di luogo

5 - 6 febbraio 2010, Treviso
Varie esperienze europee sul governo e il disegno dei paesaggi cercano il modo di riordinare gli attrezzi del proprio laboratorio. Il concetto di luogo apre un terreno di iniziativa teorica e pratica del tutto sperimentale capace di rimettere in causa ogni egemonia parziale: da quella iconografico-percettiva della tradizione paesaggistica e umanistica a quella scientifico-naturalistica dell’ambientalismo, fino a quella economicistico-amministrativa dell’urbanistica. È una ricerca che procede per sondaggi puntiformi, come una vera ricerca, per di più consapevole di essere solo agli inizi. Si tratta di delineare un soggetto capace di raccogliere e rappresentare in unità i significati e le valenze del patrimonio di natura, di storia, di passioni e tensioni della comunità vivente. Si tratta di continuare a indagare sulla costituzione materiale e spirituale del rapporto persona-luogo e società-luogo, sulla sua universalità, sulla sua mutevolezza. Si tratta di dare statuto teorico e pratico, etico e normativo, conservativo e progettuale a ogni pezzo di territorio che abbia la forma, la vita, i caratteri e le dimensioni corrispondenti all’insediamento di una comunità riconoscibile e responsabile. Le “giornate di studio” 2010 rappresentano uno snodo significativo nell’evoluzione del lavoro scientifico della Fondazione. Per un verso sono un tentativo di raccogliere i frutti di una riflessione e di una sperimentazione pluriennale sui vari caratteri costitutivi persistenti con i quali il luogo si presenta, nel suo rapporto col sacro, come insediamento umano elementare (villaggio), come deposito di valori percepiti, come insieme di beni necessari, come figura straordinaria, come spazio ordinario. […] Infine, due momenti, venerdì alle ore 18 e alle ore 21, sono dedicati a due figure fondative per questa riflessione, distanti tra loro sei secoli, Francesco Petrarca e Claude Lévi-Strauss. Sulla prima figura viene presentato ‘Petrarca e i suoi luoghi’, un volume dovuto a un impegno scientifico collettivo e a una iniziativa editoriale della Fondazione, a partire dalla seconda edizione (2005) delle giornate di studio. Della seconda figura, alla quale sono dedicate le giornate 2010, parlerà Francesco Remotti, studioso italiano che se ne occupa da tempo con particolare continuità e acutezza. La preparazione e lo svolgimento delle giornate sono a cura della Fondazione Benetton Studi Ricerche. Info: tel +39 0422 5121 fax +39 0422 579483 e-mail: fbsr@fbsr.it - ww.fbsr.it

8/02/2010


HAÏTI DEMAIN

Le 8 février 2010 le Pavillon de l’Arsenal de Paris invite Patrick Coulombel, Président de la Fondation Architectes de l’Urgence qui revient de la capitale Haïtienne. Il témoignera de la situation en Haïti au travers d’un reportage photographique exceptionnel, expliquera les facteurs qui ont rendu ce séisme aussi dévastateur et présentera les principaux objectifs des Architectes de l’Urgence pour mettre en sécurité les populations et porter assistance aux victimes. La Fondation des Architectes de l’Urgence, composée d’architectes, d’ingénieurs et de planificateurs, utilisent depuis 2001 leurs expertises professionnelles afin d’apporter une aide appropriée et durable à toutes les victimes de catastrophes naturelles ou de conflits. Après avoir parcouru les zones sinistrées en Haîti, les Architectes de l’Urgence estiment que « l’objectif prioritaire dans l’urgence a été de pouvoir évaluer les dommages et sécuriser un maximum de bâtiments, c’est-à-dire d’évaluer leur état et définir s’ils étaient ou non dangereux même en cas de réplique, permettant leur réintégration rapide notamment pour tout ce qui a trait aux équipes de secours mais aussi pour dispenser les soins aux blessés. L’objectif général étant de rétablir une occupation normale de l’espace de Port au Prince et de garantir une sécurité de logement aux familles affectées par cette catastrophe. La sécurité des populations est en effet la principale problématique dans les quartiers densément construits où les bâtiments détruits, ou structurellement endommagés, peuvent tomber dans les rues remplies de monde, les ruelles ou les espaces libres dans lesquels les habitants dorment. Un autre danger vient du risque élevé de glissements de terrains dans les bidonvilles humides. Le danger est d’autant plus grand que les répliques continuent et que la saison des pluies approche. Depuis le 21 janvier, les Architectes travaillent sur des projets d’évaluation, de sécurisation et de renforcement des structures mais aussi sur des projets d’aide à la reconstruction de centres hospitaliers, d’écoles ou encore de logements. Info: e-mail: infopa@pavillon-arsenal.com - www.pavillon-arsenal.com

9/02/2010


Lisette Model

9 febbraio - 6 giugno 2010, Paris
Le Jeu de paume présente l’exposition sur Lisette Model. Pour Lisette Model (1901-1983), photographe américaine d’origine autrichienne, la photographie permet de traquer les aspects d’une réalité en perpétuel changement. Photographiant de manière instinctive, audacieuse et directe, elle produit des images sans concession mais chargées d’humanité qui lui confèrent une place à part dans le courant de la Street Photography qui se développe à New York pendant les années quarante. “Photographier avec vos tripes”, avait-elle coutume de dire à ses élèves – parmi lesquels figure Diane Arbus. L’exposition présente, à travers une sélection de 120 tirages vintage, les travaux les plus représentatifs de Lisette Model, depuis ses premières photographies réalisées à Paris (1933) et sur la Promenade des Anglais à Nice (1934), jusqu’aux images plus tardives réalisées aux États-Unis entre 1939 et 1956, à New York (Lower East Side, Coney Island, les bars populaires, les passants), ou à l’Opéra de San Francisco. Exposition organisée par le Jeu de Paume et la Fundación MAPFRE. En partenariat avec A Nous, Azart Photographie, Blast, de l’air, LCI, La Tribune, FIP. Info: tel +33 1 47031250 e-mail: accueil@jeudepaume.org - www.jeudepaume.org

10/02/2010


DuePerCinque Contest 2010

[consegna 1. fase: 10/02/2010]
Esterni presenta la 2. edizione del Public Design Festival e lancia il concorso internazionale “DuePerCinque Contest” ideato con le seguenti finalità: - sensibilizzare l’opinione pubblica sullo spazio pubblico come importante contesto progettuale | - offrire l’opportunità di esprimere la propria creatività all’interno di un festival che parla di spazio pubblico nell’ambito di una vetrina di grande prestigio come quella del Salone del Mobile | - affermare nel tempo una cultura dello spazio pubblico | Tema_ Il concorso prevede la progettazione di un intervento in un’area di parcheggio urbana della dimensione di 2 x 5 metri. E’ possibile presentare diverse tipologie di progetti, ad esempio installazioni, progetti di comunicazione, servizi per la città, azioni, elementi di arredo urbano, performance. Ammissione al concorso_ Il concorso è riservato a tutti i maggiori di 18 anni: studenti di scuole d’arte, di design e di comunicazione, Accademie, ai professionisti ed agli artisti. Modalità di selezione_ Tra tutti i progetti iscritti la commissione selezionatrice selezionerà i progetti da realizzare a Milano durante il Public Design Festival 2010. Le spese di realizzazione e gestione saranno coperte dal festival fino a un massimo di 1.800 euro (IVA esclusa). Info su www.publicdesignfestival.org - bando.pdf

Public Design Festival 2010 - Duepercinque Contest

13 - 18 aprile 2010, Milano >[deadline: 10/02/2010]
Un festival internazionale che si occupa e si preoccupa delle città e dei cittadini che le vivono: “esterni” chiama a raccolta designer e architetti, studenti e giovani creativi di tutto il mondo, amministratori pubblici, aziende e cittadini sul tema dello spazio pubblico, sul modo in cui viene pensato, progettato, o al contrario non-pensato e non-progettato. Un progetto di ricerca in biennali, festival, collettivi e scuole di tutto il mondo per costruire un palinsesto che comprende servizi, installazioni, incontri, workshop, progetti di ospitalità alternativa, una conferenza e la tradizionale festa di chiusura. Nato con l’obiettivo di parlare di spazio pubblico interpellando il design, disciplina e strumento di ricerca capace di capire e soddisfare le nuove esigenze del vivere contemporaneo, nella seconda edizione Public Design Festival si concentra sul proporre soluzioni e interventi concreti per migliorare la qualità della vita urbana: la città possibile, non solo piazze e strade da attraversare ma luoghi funzionali e piacevoli, uno spazio in cui vivere, da sperimentare. L’idea di base è il concetto di utilizzo: i cittadini non sono più abituati a considerare gli spazi pubblici come luoghi utilizzabili, di cui prendersi cura. Attualmente la città è pensata e studiata sulla base di singole esigenze e non sui bisogni di una collettività, i quartieri, le piazze, i parcheggi sono progettati sulla base di interessi privati, economici e commerciali, sono luoghi freddi, difficili, sconsigliabili, problematici. Esiste invece un altro modo di vivere la città e gli spazi di tutti, riscoprendo il valore dello spazio pubblico attraverso una serie di soluzioni che offrono alternative semplici, attuabili e concrete, che derivano dalla progettazione sulla base delle esigenze dell’uomo nello spazio pubblico. Nella settimana in cui l’interesse economico e filosofico di tutto il mondo del design e dell’architettura è concentrato sulla progettazione di spazi e oggetti all’interno di un luoghi chiusi (siano essi abitazioni private, esercizi commerciali o ambienti di lavoro), Public Design Festival presenta un modello di cultura dello spazio pubblico, una città che crea relazioni e che attraverso il design pubblico può diventare realmente sostenibile per le persone che la vivono: abitanti, negozianti, studenti, stranieri, viaggiatori e ospiti. Info: tel +39 02713613 e-mail: press@publicdesignfestival.org - www.publicdesignfestival.org

11/02/2010


Natura & Architettura

11 febbraio - 18 marzo 2010, Milano
Tutti i giovedì dall’11 febbraio al 18 marzo 2010, ore 18-20, presso la Triennale di Milano, Saletta Lab, nel contesto della mostra Green Life, organizzata da Legambiente, Ambiente Italia e La Triennale di Milano, si svolgerà “Natura & Architettura”, sei incontri dedicati agli sviluppi dell’integrazione fra verde e ambiente costruito. Gli incontri sono organizzati da Promoverde, Nemeton High Green Tech Magazine e Sistemi Editoriali, in collaborazione con Legambiente, Unacoma Service e col patrocinio del Ministero alle politiche agricole, alimentari e forestali e fanno parte di una serie di iniziative che comprendono il 19 marzo la 2. edizione del convegno internazionale High Green Tech Symposium, quest’anno dedicato al tema della bellezza nel progetto sostenibile. L’architettura ecologica ha imboccato un sentiero preciso, e quel sentiero porta alla foresta, alle piante, al verde. Questo elemento, che unisce e sta alla base della maggior parte delle azioni umane è il minimo comune denominatore fra molti settori, per citarne solo alcuni: alimentazione, agricoltura, paesaggio, architettura sostenibile. Quello che fino a ieri era solo visto come decorazione, oggi è un elemento funzionale imprescindibile nella costruzione per la stabilizzazione dei territori, assume un ruolo importante nell’attuazione del protocollo di Kyoto per la sua capacità di compensazione delle emissioni di Co2, nel progetto architettonico e urbanistico è uscito dal ghetto del “servizio” per entrare a pieno diritto fra gli elementi imprescindibili del costruire. Gli architetti e gli ingegneri devono imparare a conoscere le piante, pena la perdita di commissioni e denaro. Gli agronomi devono capire il mondo dell’architettura e vederlo per quello che è diventato per loro: una nuova e grande occasione di sviluppo professionale. Condividere i saperi, abbandonare i recinti degli interessi di categoria, collaborare, integrare le discipline, questo è diventato oggi di fondamentale importanza. In questo panorama in continua trasformazione, la formazione e l’informazione degli operatori a tutti i livelli ha un ruolo fondamentale per la gestione del cambiamento. Info: e-mail: nemetonmagazine@libero.it - www.nemetonmagazine.net - www.triennale.it

M9 - Un nuovo polo culturale per una nuova Mestre

L’11 febbraio 2010 alle ore 11.30, presso la sede della Fondazione di Venezia, Dorsoduro 3488/U, a Venezia, si terrà la conferenza stampa di “NEXT STOP M9 - Presentazione del Concorso di Progettazione Internazionale ad Inviti: 6 Architetti per M9″. Interverranno il presidente della Fondazione di Venezia Giuliano Segre, il Sindaco Massimo Cacciari, il Presidente della Regione Giancarlo Galan, la Soprintendente Renata Codello, mentre gli studi di architettura coinvolti saranno presentati da Francesco Dal Co. M9 è un progetto di rigenerazione urbana che interessa il cuore di Mestre e che ha iniziato a delinearsi nel 2005, per poi raggiungere l’assetto attuale tra il 2007 e il 2008, quando la Fondazione di Venezia ha acquisito tre lotti contigui, situati tra le vie Poerio, Brenta Vecchia e Pascoli, e inclusi in un piano di recupero di iniziativa pubblica. E’ in quest’area di circa 9.000 mq che la Fondazione intende realizzare un nuovo quartiere della cultura, dotato di sedi, attività e servizi, la cui qualità architettonica possa contribuire alla valorizzazione e al rilancio del centro di Mestre, città di circa 180.000 abitanti, in fase di profonda trasformazione, grazie ad interventi di riqualificazione urbanistica, infrastrutturale e ambientale, promossi da soggetti pubblici e privati. M9 non è infatti un progetto isolato, ma si integra nelle azioni intraprese da Comune, Provincia e Regione per trasformare Mestre in una new city capace di proporsi come moderna capitale dell’area metropolitana veneziana, al centro di una rete logistica e infrastrutturale con pochi eguali in Europa. Ispirandosi alle più recenti esperienze nazionali e internazionali che hanno visto istituzioni culturali agire come leva di sviluppo civile, economico e sociale del territorio, come fattore di identificazione comunitaria e strumento di integrazione intergenerazionale, etnica e confessionale, grazie ad M9 la Fondazione intende realizzare un polo urbano che comprenderà il Museo del ’900, museo di nuova generazione dedicato alle grandi trasformazioni sociali, economiche, urbanistiche, ambientali e culturali occorse nel XX secolo. Previsti inoltre uno spazio espositivo polifunzionale per mostre temporanee, servizi didattici e formativi, dedicato ai temi della contemporaneità e ai settori emergenti dell’economia e della creatività come fotografia, architettura, design, grafica, cinema, comunicazione, pubblicità; una mediateca-archivio del ’900, in cui sarà possibile consultare filmati, registrazioni audiovisive, materiali radiofonici, archivi fotografici e testuali in formato elettronico; un auditorium per convegni, conferenze e presentazioni. L’inaugurazione del polo è prevista per il 2014. L’investimento complessivo, sostenuto per intero dalla Fondazione di Venezia, ammonta a circa 100 milioni di euro. Info: tel 041 2201284 e-mail: museo@fondazionedivenezia.org - www.fondazionedivenezia.org

12/02/2010


Premio La Convivialità Urbana 2009

[consegna: 12/02/2010]
L’Associazione Culturale Napolicreativa promuove un concorso di idee per il recupero di Piazza San Luigi nel quartiere Posillipo di Napoli. L’iniziativa si articola in due fasi principali: - A) Selezione da parte di una giuria di tecnici di 10 progetti da esporre in mostra al PAN, Palazzo delle Arti Napoli, per essere votati dai cittadini che per la prima volta saranno chiamati in causa ad esprimere un giudizio in materia di organizzazione del proprio territorio | - B) La pubblicazione di tutti i progetti su di un sito Web per essere votati dagli utenti per un premio di consolazione a votazione solo telematica: qui i progetti saranno linkabili con eventuali pagine web degli autori | Premi: euro 2500,00 progetto vincitore. euro 500,00 premio web di consolazione. L’associazione Napolicreativa donerà tale progetto alla I Municipalità che si impegna a trovare i fondi per realizzarlo. La Partecipazione è gratuita ed è rivolta a gruppi di lavoro multidisciplinari formati da artisti, sociologi, economisti, paesaggisti, guidati da un architetto responsabile di nazionalità italiana o di uno dei paesi membri della Comunità Europea in possesso dei seguenti requisiti: - 1. nato e/o residente nella Regione Campania | - 2. abilitazione con iscrizione all’Ordine. Info: e-mail: info@laconvivialitaurbana.it - www.laconvivialitaurbana.it

She Devil 4

12 febbraio - 6 marzo 2010, Roma
Il 12 febbraio 2010, ore 19, lo Studio Stefania Miscetti è lieto di presentare la 4. edizione della rassegna video SHE DEVIL che anche quest’anno, in continuità con le precedenti edizioni, accoglie numerosi curatori ed artisti internazionali, dai più giovani ai più affermati, proponendosi così come una vera e propria piattaforma aperta a nuove e differenti esperienze. SHE DEVIL, nome di un’eroina della Marvel e titolo del famoso film del 1989 di Susan Seidelman, allude in modo giocoso allo spirito diabolico e bizzarro con cui l’esperienza artistica indaga e attraversa il quotidiano. I video si focalizzano su una ricerca al femminile, e mettono a diretto confronto i diversi percorsi di indagine. Scopo dell’iniziativa è di sollecitare, a volte con ironia, a volte con realismo, la coscienza collettiva su temi come l’identità femminile, il corpo come luogo di rappresentazione e significato, l’esperienza personale che assurge a dimensione universale anche quando è l’intimità delle artiste ad essere portata in primo piano. I lavori presentati in questa edizione, selezionati nel panorama artistico italiano ed internazionale - dall’Africa, alle Americhe, all’Asia, all’Europa - indagano più specificatamente il discorso sulla donna e il potere, sulla vulnerabilità, il rapporto con l’identità, l’immagine, il corpo, la tradizione, il ruolo assunto e subito nei contesti domestico e professionale. Attraverso l’accostamento di linguaggi espressivi e prospettive diverse, la mostra ambisce ad investigare una tematica complessa ma quanto mai pregnante e a presentare opere video, mai mostrate a Roma, che complessivamente possano sollecitare una reazione forte e propositiva al tempo presente. Special guest di questa edizione sarà inoltre Martha Rosler, artista da sempre impegnata nell’analisi politico sociale dei miti e delle realtà della cultura contemporanea. In mostra sarà presentato Vital Statistics of a Citizen, Simply Obtained (1977), lavoro incentrato sul problema dell’oggettivazione dei corpi e l’interiorizzazione delle norme che determinano il significato dell’essere donne. Info: tel/fax +39 06 68805880 e-mail: mistef@iol.it

Workshop del concorso “La metamorfosi”

La Città di Torino, in collaborazione con l’Ordine Architetti PPC Torino e l’Urban Center Metropolitano, invita al workshop - sopralluogo e seminario - di venerdì 12 febbraio 2010, sui temi progettuali del concorso internazionale di idee “La Metamorfosi”, indetto per raccogliere suggestioni e proposte innovative per il quadrante della città interessato dalla variante 200. Durante la giornata sono previsti momenti di incontro istituzionale con il sindaco ed altre autorità cittadine, mentre il sopralluogo di circa due ore, effettuato con bus, toccherà i punti nevralgici del settore nord-est di Torino, tra cui il cantiere del passante ferroviario sulla Spina 4, i Docks Dora, lo scalo Vanchiglia, l’area dell’ospedale Giovanni Bosco, fino all’affaccio sul Parco del Meisino. L’invito, oltre ai professionisti iscritti al concorso, viene esteso ai giornalisti e agli operatori della comunicazione che sono pregati di prenotarsi al seguente indirizzo mail: press.fondazione.oato@awn.it. Per esigenze organizzative, e viste le numerose di richieste pervenute, è preferibile indicare, nella prenotazione, i nominativi dei partecipanti e la testata di appartenenza. Si ricorda che i progettisti interessati al concorso - come previsto dal bando - dovranno invece segnalare la loro partecipazione al sopralluogo e al seminario entro l’8 febbraio 2010, presso: segreteria.concorso.torino@archiworld.it. CONCORSO_ Il concorso internazionale di idee ‘La Metamorfosi’ è unico ma articolato in tre ambiti, e i partecipanti possono scegliere di interessarsi indipendentemente ad un tema o a più temi. TEMI_ Si inizia con la Spina 4, in cui è richiesto di ripensare l’area della futura stazione Rebaudengo, compresa la morfologia del territorio. Analoga richiesta riguarda il secondo tema, però sull’area dello scalo Vanchiglia, tra corso Regio Parco e via Bologna. L’ultimo tema è incentrato sull’asta di raccordo fra il Parco Sempione e la via Gottardo (il cosiddetto ‘trincerone’), e i professionisti che lo sceglieranno dovranno cimentarsi anche con la relativa copertura, con lo sviluppo dei nodi su cui si attesteranno le fermate della metropolitana, e con le aree antistanti l’Ospedale San Giovanni Bosco. Tutti e tre gli ambiti hanno in comune alcuni elementi fissi, fra cui il percorso della nuova linea 2 della metropolitana e l’esigenza di collegare fra loro e con il territorio circostante le aree verdi, elementi con cui dovranno necessariamente confrontarsi le idee progettuali dei partecipanti. Info: Liana Pastorin, tel 011 5360513-4 e-mail: l.pastorin@awn.it - www.to.archiworld.it - www.comune.torino.it - www.lametamorfosi.itl

15/02/2010


Premio Campania InArchitettura 2010

[deadline: 15/02/2010]
L’InArch - Istituto Nazionale di Architettura - Sezione Campania - e l’ACEN - Associazione Costruttori Edili di Napoli bandiscono la nuova edizione dei Premi Regionali di Architettura 2010 Campania InArchitettura. L’obiettivo dei Premi, con cadenza biennale, è l’individuazione e la valorizzazione di interventi di architettura contemporanea realizzata da progettisti italiani sul territorio della regione Campania, attraverso la promozione dell’opera costruita, intesa come esito della partecipazione di soggetti diversi: dal committente agli imprenditori, ai produttori di componenti, ai progettisti. Saranno premiate opere realizzate tra il 2004 e il 2009. L’iniziativa si articola in cinque tipologie di premio e, precisamente: - premio per un INTERVENTO DI NUOVA COSTRUZIONE | - premio per un INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE EDILIZIA | - premio per un INTERVENTO REALIZZATO, PROGETTATO DA UN GIOVANE PROGETTISTA | - premio per la DIFFUSIONE DELLA CULTURA ARCHITETTONICA “EDOARDO PERSICO” | - premio alla CARRIERA | Le candidature ai premi sono proposte da 7 esperti in funzione di advisor, scelti congiuntamente dagli enti promotori. Una giuria valuterà successivamente le candidature proposte dagli advisor e, tra queste, sceglierà i vincitori di ogni categoria. La premiazione conclusiva avverrà nel mese di aprile 2010. Info: e-mail: premio@inarchcampania.it - www.inarchcampania.it

Concours de l’innovation - Inventons les natures urbaines

[consegna: 15/02/2010]
Inventer les formes et les modes de vie liés au jardin en ville de demain : les natures urbaines. Le concours de l’innovation est ouvert à deux catégories de participants : aux créateurs professionnels (paysagistes, designers, architectes, urbanistes, artistes, associations) et aux étudiants (écoles d’horticulture, de paysage, de design, d’architecture, etc.) | Deux Themes: - Petites natures urbaines_ Proposez des solutions innovantes pour aménager et donner vie à une terrasse, une toiture, un balcon, un mur, une fenêtre, et tout autre espace jardinable en ville. Une attention particulière sera portée aux projets qui feront appel à nos sens (fruits, fleurs comestibles, aromatiques, etc.) La surface maximale à aménager est de 15 m2 | - Outils, objets et astuces de demain_ Inventez les moyens permettant de mieux vivre la nature en ville, associant respect de l’environnement et esthétique de qualité : outils pour cultiver, accessoires, luminaires et mobiliers, objets et astuces pour l’éco-jardinier : récupérateurs d’eau, composteurs, idées de recyclage, etc. | QUI PEUT PARTICIPER? Le concours de l’innovation est ouvert à deux catégories de participants : aux créateurs professionnels ( paysagistes, designers, architectes, urbanistes, artistes, associations) et aux étudiants (écoles d’horticulture, de paysage, de design, d’architecture, etc.). Toutes les disciplines avec leur sensibilité et leur savoir-faire sont mises à contribution pour produire ces innovations pratiques réalisables dès maintenant. Les réponses proposées par des équipes de formations différentes sont possibles et même suggérées. Les industriels, distributeurs et éditeurs de design ne sont pas autorisés à s’inscrire au concours mais peuvent participer à la manifestation en tant qu’exposant ou partenaire (renseignements et dossier sur demande). Info: tel +33 0 607450156 e-mail: concoursinnovation@jardinsjardin.com - www.jardinsjardin.com - bando.pf

17/02/2010


Dopo la crescita. Idee sul futuro della dispersione

Il 17 febbraio 2010 alle ore 15, presso il Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura e Società, Spazio Aperto Dottorati, Piano -1, Edificio Nave, in via Bonardi 9, a Milano, si terrà il seminario “Dopo la crescita. Idee sul futuro della dispersione”. Che cosa sta succedendo ai territori della dispersione? Nuovi promotori e nuovi immaginari sembrano trasformarli entro logiche diverse da quelle restituiteci dall’ampia stagione di studi degli anni ’90, mentre molti materiali edilizi diffusi si mostrano progressivamente sottoutilizzati e svuotati, sempre meno in grado di accogliere i rinnovati assetti spaziali delle famiglie, o le ri-articolazioni produttive della piccola-media impresa. Attorno a queste questioni il seminario chiama a riflettere alcuni tra i principali interpreti dei territori della dispersione e alcuni ricercatori che li hanno studiati negli ultimi anni, invitandoli ad interrogarsi ancora su quegli stessi paesaggi e a ipotizzarne scenari di evoluzione e progetto “dopo la crescita”. Programma: - Interpretazioni_ Cristina Bianchetti, Politecnico di Torino | Stefano Boeri, Politecnico di Milano| Pippo Ciorra, Università di Camerino | Arturo Lanzani, Politecnico di Milano | Chiara Merlini, Politecnico di Milano | - Intersezioni_ Emanuel Lancerini, Università IUAV di Venezia | Angelo Sampieri, Politecnico di Torino | Discussant: Federico Zanfi, Politecnico di Milano | Responsabile: Patrizia Gabellini, Federico Zanfi | Info: www.polimi.it - flyer.pdf

#01: Things Can Change Quickly - José Roberto Shwafaty / Alterazioni Video

Radical Intention inaugura il suo primo progetto, Things Can Change Quickly, una serie di riflessioni attive e partecipate, incontri, connessioni, scambi. Tutto accade nello spazio liminale di un laboratorio domestico in Via Malaga 4, a Milano. Tra spazi ambigui, eterotopie e strade che non ci appartengono, l’abitazione privata torna ad essere il primo luogo politico; qui tanti movimenti sono nati e tanti altri sono stati seppelliti per sempre. Da gennaio a giugno 2010, artisti sono invitati a confrontarsi con questo luogo (con le sue caratteristiche formali-strutturali e con quelle emotivo-mnemoniche degli oggetti in esso contenuti) e critici, curatori, operatori e attivisti sono chiamati a destreggiarsi tra punti di vista e metodologie d’intervento in relazione ad una tematica specifica. Il 17 febbraio 2010 alle ore 19, Radical Intention invita José Roberto Shwafaty e Alterazioni Video a discutere come una pratica artistica può declinarsi nel contesto urbano e raportarsi alle emergenze sociali legate al territorio. L’artista brasiliano José Roberto Shwafaty interviene presentando DIGNITY Barricade (2008), video-documentazione di un intervento urbano realizzato assieme al collettivo Elephante a San Paolo, già esposto alla Biennale d’Architettura di Rotterdam nel 2009; mentre il collettivo milanese Alterazioni Video introduce Incompiuto Siciliano (2006), progetto sviluppato assieme a Enrico Sgarbi e Claudia Aita, che utilizza l’incompiutezza di tanta ediliza e infrastruttura in Siclia come chiave di lettura del territorio italiano dal dopoguerra ad oggi, già presentato a -Manifesta 7-, Rovereto, a VM21 artecontemporanea, Roma, e all’Italian Academy della Columbia University, New York. Info: e-mail: radicalintention@gmail.com - http://radicalintention.wordpress.com

Pasolini / De Martino. Science des gestes et danse des conflits

17 - 20 febbraio 2010, Roma
Si terrà presso la Salle de Cinéma Michel Piccoli, Académie de France, Villa Medici, Roma, “Pasolini / De Martino. Science des gestes et danse des conflits”, ciclo di proiezioni e di incontri su proposta di Georges Didi-Huberman, in collaborazione con Cyril Neyrat, borsista a Villa Medici. L’opera cinematografica di Pasolini, nei suoi film come nei documentari, è mossa da un’ambizione antropologica: a partire dalle osservazioni sui costumi dei popoli e sulla loro gestualità, esprime le forme arcaiche di resistenza alla normalizzazione capitalista. Mentre Pasolini girava i suoi primi film, il grande etnologo Ernesto de Martino scriveva Morte e pianto rituale antico (1958), Sud e Magia (1059), La terra del rimorso (1961). Durante questi anni fu il solo studioso in Italia a interessarsi alla portata del cinema nel campo dell’etnologia. Il percorso di Pasolini e quello di De Martino si è incrociato, le loro opere echeggiano fortemente l’una con l’altra. Negli anni in cui Pasolini realizzava Accattone o Il Vangelo secondo Matteo, De Martino utilizzava il cinema e la fotografia come strumenti di una ricerca fondata su quella stessa alleanza fra espressività dei corpi sensibili e impegno politico: ovvero ricercare nei costumi del Mezzogiorno la sopravvivenza arcaica, pagana dei riti, per rivelarne la singolarità di una cultura e di un popolo oppresso, minacciato dalla “tempesta del progresso” (Walter Benjamin). L’etnologo ha illustrato un album fotografico, l’Atlante figurato del pianto, ha prestato la sua consulenza scientifica per diversi etnografi che hanno realizzato alcuni documentari e archivi audio-visivi sulla gestualità e sui riti dei contadini del Sud. Nel 1953 De Martino affermava che il film Lamento funebre, di Michel Gandin, potesse “essere la prima voce di un’enciclopedia cinematografica”, che non fu mai realizzata per mancanza di mezzi. Durante i suoi lavori su Aby Warburg (L’immagine sopravvissuta, 2002), e la nozione di “survivance” (Sopravvivenza delle lucciole, 2009), lo storico dell’arte Georges Didi-Huberman propone di analizzare “le analogie, i parallelismi, le divergenze tra l’opera del poeta e quella dell’antropologo”. Tutto ciò attraverso una programmazione che metterà a confronto alcuni film di Pasolini e i documentari realizzati dall’entourage di De Martino partendo dai suoi studi etnologici (Taranta di Gianfranco Mingozzi, Stendali, di Cecilia Mangini, il cui testo è stato elaborato da Pasolini, così come i documentari di Lino Del Fra, Luigi di Gianni e Michele Gandin). Georges Didi-Huberman sarò presente durante i tre giorni di incontri, per dialogare con gli invitati. Darà una conferenza a fine ciclo. Info: tel +39 06 6761291 e-mail: stampa@villamedici.it - www.villamedici.it

MUSAE 2010

E’ aperto il bando MUSAE 2010 - Museo Urbano Sperimentale d’Arte Emergente - per partecipare al grande Circuito Internazionale riservato ad artisti under 35, che possono trovare il regolamento sul sito www.eventomusae.com. Una opportunità da non perdere per i giovani artisti di tutte le nazionalità e di età compresa tra i 18 e i 35 anni che possono partecipare al Circuito MUSAE 2010 con produzioni pittoriche, plastiche, fotografiche, installazioni multimediali, luminose, video, videoarte, land art, body art, design, moda, performance. City Management, società Milanese specializzata in grandi eventi per la Pubblica Amministrazione, ha ideato e gestisce il Circuito Internazionale MUSAE 2010 con l’intento di creare un dialogo concreto e produttivo tra mondo dell’arte e luogo urbano. Un coinvolgimento di ben 50 città, per formare un percorso unitario per la riscoperta dell’arte di qualità e dei luoghi cittadini, per l’abitare comune, per offrire il luogo quotidiano alle contaminazioni creative dei giovani; un circuito di eventi che si sviluppa lungo tutto il nostro paese e che dal 2009 si è esteso anche all’estero (in Uk e Montenegro). Sempre nel 2009 MUSAE ha stretto una collaborazione con la European Cultural Foundation (Amsterdam - NL), promotrice del progetto StrangerFestival (www.strangerfestival.com), dalla quale è nato VideoArt.Exe, progetto interamente dedicato alla VideoArt, che ha accompagnato tutte le tappe del progetto MUSAE 2009. Il BANDO MUSAE 2010 è un appuntamento inedito per i giovani artisti che intendono promuovere le loro opere e trovare nuovi spazi in un museo urbano, dove il dialogo tra l’Istituzione e la collettività si sviluppa per favorire la realizzazione delle espressioni artistiche. Il Circuito Internazionale MUSAE 2010 gode del patrocinio delle principali Accademie di Belle Arti italiane, degli Enti Locali partecipanti e delle Fondazioni per perseguire il progetto di sviluppo dell’arte urbana dei giovani e per i giovani che supera i limiti imposti dagli usuali canali espositivi e avvicina il pubblico ai nuovi linguaggi del panorama artistico emergente. È fondamentale iscriversi da subito per potersi candidare già alle primissime tappe 2010. Info: tel +39 02 70009811 fax +39 02 70006124 e-mail: info@eventomusae.com - www.eventomusae.com

18/02/2010


Guido Guidi - PK TAV 139+500

18 febbraio - 30 aprile 2010, Milano
Inaugura il 18 febbraio 2010 alle ore 18, presso lo spazio AA architettura attuale, in via S. Rocco 12, a Milano, la mostra fotografica di Guido Guidi “PK TAV 139+500″, a cura di Alessandro De March, in collaborazione con Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea. La produzione fotografica di Guido Guidi viene tradizionalmente associata all’architettura ”alta” e, in particolare, al suo sguardo inedito sul lavoro di Le Corbusier e Carlo Scarpa, tema di una sua recente personale al CCA di Montreal. Questa selezione di immagini propone, invece, il Guidi degli spazi interstiziali, del costruito non eccezionale, ma quotidiano, di cui egli coglie tutta la forza e la lirica. La scelta rientra nel costante interesse che Architettura Attuale pone sui risvolti poetici della quotidianità, sull’attrattiva del buon design inteso come normalità del vivere, su di una visione, mai banale, del costruito che ci circonda. PK TAV 139+500 di Guidi inaugura un programma di interventi di artisti e fotografi contemporanei curato da Alessandro De March in collaborazione con Architettura Attuale. Tra le principali mostre recenti di Guido Guidi: Carlo Scarpa’s Tomba Brion: Photographs by Guido Guidi, 1997-2007, presso il CCA di Montreal. Info: tel 02 58109753 fax 02 40708780 - www.architettura-attuale.com

Donna. Avanguardia femminista negli anni ‘70 dalla Sammlung Verbund di Vienna

19 febbraio - 16 maggio 2010, Roma
Il 18 febbraio alle ore 18, presso la GNAM-Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, inaugura la mostra “Donna. Avanguardia femminista negli anni ‘70 dalla Sammlung Verbund di Vienna”, a cura di Gabriele Schor e Angelandreina Rorro. In un momento di rinnovato interesse internazionale per l’arte delle donne e per l’arte femminista la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea, in collaborazione con Sammlung Verbund di Vienna, offre al pubblico una scelta di 200 opere di 17 artiste che negli anni Settanta hanno trattato da pioniere temi come il corpo, l’identità femminile e la differenza uomo-donna, oltre ad aver messo in discussione il proprio ruolo attraverso la ricerca di nuovi linguaggi o, anche, utilizzando riferimenti surrealisti e concettuali. La mostra che intende attirare l’attenzione su una tematica e su un decennio non ancora sufficientemente esplorati, presenta per la prima volta in Italia una significativa scelta tematica e cronologica tra i molteplici lavori della Sammlung Verbund di Vienna, una collezione d’impresa costituita a partire dal 2004, che riunisce artisti di fama internazionale dagli anni Settanta ad oggi, e si accresce seguendo due filoni di ricerca: uno performativo e focalizzato appunto sulle avanguardie femministe, l’altro basato sullo studio e la destrutturazione degli spazi. A tale proposito la direttrice della Sammlung Verbund e curatrice della mostra, Gabriele Schor, afferma: “Ho voluto definire il movimento artistico femminista degli anni ‘70 avanguardia femminista per sottolinearne il ruolo storicamente precursore”. In mostra una scelta dei primissimi lavori di Cindy Sherman, realizzati nel 1975-76 e ancora poco noti, mentre saranno esposte in Italia per la prima volta le opere di Birgit Jürgenssen, Renate Bertlmann, Annegret Soltau e Nil Yalter. Queste ultime saranno presenti alla conferenza stampa. Artiste in mostra: Helena Almeida, Eleanor Antin, Renate Bertlmann, Valie Export, Birgit Jürgenssen, Ketty La Rocca, Suzanne Lacy / Leslie Labowitz, Suzy Lake, Ana Mendieta, Martha Rosler, Cindy Sherman, Annegret Soltau, Hannah Wilke, Martha Wilson, Francesca Woodman, Nil Yalter. Info: tel 06 32298221 fax 06 3221579 - www.gnam.beniculturali.it - www.sammlung.verbund.at

Architettura sostenibile. Un cambiamento rivoluzionario

Il 18 febbraio 2010 alle ore 16, l’Istituto Europeo di Design di Torino organizza e promuove il convegno “Architettura sostenibile: un cambiamento rivoluzionario” che si terrà presso il Centro Congressi Torino Incontra, in via Nino Costa 8, a Torino. L’incontro vedrà protagonisti voci autorevoli sull’argomento, a partire dall’arch. Mario Cucinella, fondatore dell’omonimo studio bolognese famoso in tutto il mondo per gli innovativi progetti di utilizzo razionale dell’energia negli edifici. Al tavolo del convegno anche l’arch. Pier Giorgio Turi, relatore generale del progetto Trasmettere la Città Sostenibile della Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Torino. Dal mondo politico interverrà Mario Viano, Assessore all’Urbanistica, all’Edilizia privata e al Patrimonio della Città di Torino, che contribuirà con una serie di linee guida, destinate agli architetti, volte a rendere lo scenario urbano sempre più vicino all’ideale ecosostenibile. Il convegno, moderato da César Mendoza, direttore dello IED di Torino, si inserisce all’interno di un più ampio progetto di sviluppo che vede l’Istituto avvicinarsi in maniera sempre più diretta alle tematiche dell’ecosostenibilità e della tutela delle risorse. In quest’ottica, IED propone da aprile la I edizione del Master in Sustainable Architecture, coordinato dall’architetto Mario Cucinella, volto alla formazione di progettisti in grado di comprendere le strategie ambientali e trasformare il problema dei consumi energetici degli edifici in una opportunità creativa. Ingresso libero. É consigliata la prenotazione. Info: tel 011 541111 fax 011 5170167 - www.ied.it

19/02/2010


Città dell’Arte, della Musica e del Parco delle Cave

[consegna: 19/02/2010]
Il Comune di Lecce bandisce un concorso di idee, in forma anonima, finalizzato all’acquisizione di una proposta ideativa in merito alla realizzazione della “Città dell’Arte e della Musica e del Parco delle Cave”. L’intervento trova spazio nella vasta zona del territorio urbano delimitata dal Viale Grassi, Via San Cesario, Via B. Realino, Viale Gallipoli, Viale Oronzo Quarta (compreso l’asse Ferroviario con relativa Stazione), Via Don Bosco, Via Diaz, Via Orsini Ducas, Via Lequile. Nell’area sono presenti e dominanti, tanto da darne la denominazione, le ex cave di Marco Vito, in epoca storica fonte per l’estrazione della pietra leccese. Con la realizzazione della “Città dell’Arte e della Musica” si intende sfruttare parte della cava per offrire spazi aperti e chiusi che si integrano generando sequenze e percorsi affiancati da attrezzature e spazi multimediali ed espositivi nonché spazi in cui svolgere attività musicali ed attività connesse. Desinatari_ architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, agli ingegneri civili e ambientali e qualifiche affini dell’Unione Europea, Svizzera e Liechtenstein, in forma singola o associata. Premi: - 1. premio di € 50.000,00 omnicomprensivo, che verrà considerato quale acconto per un eventuale successivo incarico di cui al punto 1 del presente regolamento | - 2. e 3. premio rimborso spese, rispettivamente pari ad € 10.000 ed € 5.000,00. Info: Claudia Branca, tel/fax +39 0832231765/345236 e-mail: claudia.branca@comune.lecce.it - www.comune.lecce.it

20/02/2010


Gerhard Richter e la dissolvenza dell’immagine nell’arte contemporanea

20 febbraio - 25 aprile 2010, Firenze
Al CCCS - Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Palazzo Strozzi di Firenze si terrà la mostra “Gerhard Richter e la dissolvenza dell’immagine nell’arte contemporanea”, ideata da Franziska Nori, project director CCCS, e da Hubertus Gassner, direttore della Kunsthalle di Amburgo. Organizzata in collaborazione con la Kunsthalle di Amburgo, l’esposizione presenterà 11 opere di Gerhard Richter (Germania, 1932), uno dei più importanti artisti della seconda metà del Novecento, che dialogheranno con quelle di sette artisti contemporanei (Lorenzo Banci, Marc Breslin, Anthony Gormley, Roger Hiorns, Scott Short, Wolfgang Tillmans, Xie Nanxing) legati allo stesso Richter da una profonda sfiducia nei confronti dell’immagine come veicolo di verità. Il tema dell’esposizione è la dissoluzione dell’immagine, e si pone come ideale continuazione della mostra attualmente in corso al CCCS, dal titolo Realtà Manipolate (fino al 17 gennaio 2010), che esplora la relazione esistente tra la realtà e la sua rappresentazione mediante la fotografia e il video. Gerhard Richter, uno dei più conosciuti e richiesti artisti viventi, ha fatto di questo concetto uno dei paradigmi del suo lavoro e ha posto le fondamenta per quello degli artisti della nuova generazione. Richter, uno dei pionieri nel portare all’estremo la dissoluzione sia della figura che della tecnica pittorica stessa, dipinge sopra fotografie originali o usa una particolare tecnica di pittura sfocata. Come punto di partenza, Richter seleziona deliberatamente soggetti comuni o casuali. Ben consapevole del potere delle immagini, egli si sforza di rompere o piuttosto di mettere in dubbio la loro chiarezza, facendo emergere o scomparire le immagini stesse. Gioca con la realtà e la sua apparenza e converte le immagini figurative in astratte, focalizzando la sua attenzione, per esempio, su dettagli minori. Ha posto come base del suo lavoro l’uso di immagini esistenti, sia per poter trasferire le caratteristiche da un medium a un altro, sia per utilizzare differenti generi su uno stesso piano. Richter indirizza la differenza che esiste tra la percezione soggettiva e l’esperienza oggettiva della realtà, nel luogo in cui solo la pratica artistica può offrire possibili approcci, all’interno cioè della difficile relazione esistente tra l’oggetto e la sua rappresentazione. […] Info: tel +39 055 2776461/06 e-mail: info@strozzina.org - www.strozzina.org

Linea veloce Bologna-Milano 2009_ tre mostre

20 febbraio - 10 aprile 2010, Rubiera (RE)
Il 20 febbraio 2010 alle ore 18, presso gli spazi espositivi dell’Ospitale di Rubiera, in via Fontana 2, Rubiera (RE) inaugurano le mostre di TIM DAVIS - Il tecnogiro dell’ornitorinco, CESARE BALLARDINI - Interlinea / MARCELLO GALVANI - Magnagallo est e del Laboratorio di Fotografia 5/ Tim Davis. Le mostre presenteranno le ricerche realizzate nel 2009 dal fotografo americano Tim Davis sul tema della tecnologia e dai fotografi italiani Cesare Ballardini e Marcello Galvani sul tema del ripristino ambientale. In occasione della mostra saranno pubblicati due cataloghi della collana Linea veloce Bologna Milano. Tim Davis, invitato nella primavera del 2009 da Linea di Confine a realizzare una ricerca sulla tecnologia utilizzata nella marcia del treno ad alta velocità, si è misurato con il tema proposto, come racconta nel suo testo di apertura alla pubblicazione, ampliandone il significato. Le visite realizzate nei centri preposti al controllo della velocità e della sicurezza del treno, come nel centro di comando l’Ottagono di Bologna, nelle discese verticali delle gallerie del tracciato urbano di Bologna, così come nei fabbricati tecnologici collocati lungo la linea, si sono trasformate per il fotografo americano, in “un viaggio alla ricerca delle modalità in cui la tecnologia si fa strada nella nostra vita: un tecnogiro”. Una seconda indagine è stata condotta nel corso del 2009, da Cesare Ballardini e Marcello Galvani, due autori della migliore fotografia documentaria italiana, sulle opere di mitigazione ambientale, certi che una grande opera infrastrutturale non significa solo distruzione del paesaggio, ma offra anche l’opportunità per ricostruirne uno nuovo. Sono state effettuate riprese nelle adiacenze dei grandi manufatti, come il Viadotto Modena, la Galleria artificiale di Fontanellato, così come nelle aree di ripristino ambientale nei pressi del fiume Secchia in località Magnagallo est, a Campogalliano, dove degli interventi di mitigazione e di compensazione, hanno in parte ridisegnato un nuovo paesaggio. Nelle sale espositive dell’Ospitale di Rubiera, saranno esposti anche i lavori realizzati nell’ambito del Laboratorio di Fotografia 5, condotto da Tim Davis nel Luglio 2009, con opere di 14 giovani autori italiani, alcuni già noti nel panorama italiano, come Francesco Neri, Allegra Martin, Francesca Gardini, Luca Nostri, Cesare Fabbri, Paolo Monti, Enrico Benvenuti. Info: tel +39 0522 260517 fax +39 0522 262322 e-mail: linconfine@comune.rubiera.re.it - www.lineadiconfine.org

The House of Oxymorons

[deadline: 20/02/2010]
Perhaps this is the task of life. to unite the opposites…! And, just like Goethe who was looking through the Black Forest for the Ur-Plant, which was to have a built-in duality, we could envision a house that incorporates and pacifies a duality (or several) in the name of reaching a complexity otherwise impossible! Just contemplate the list of dichotomies that Kazuyo Sejima mentions in her text written on the occasion of her being the first woman to be chosen to direct the Architecture Section of the Venice Biennale this year…! If you could honor this list with the design of a house that is able to achieve what she seems to search for, then ICARCH Gallery will send your proposal, together with all the others received, to Kazuyo, as an “unexpected” contribution to her theme… and who knows, maybe your design will be shown in the Biennale…! Would it be The House of Split (if we can say so, inspired by the “signature” chair designed by Kazuyo herself), would it be The House of Un-Wedding (possible title inspired by a headline about her New Museum in New York, called the “Un-Wedding Cake Design”), would it be The House of Separatio, if we are to consider the list of dichotomical entities designated by her) or The House of Sleek, if we are to consider the contemporary “sleekness” of her designs…? Whatever the name, this house would have to connect with, and express, the main idea, that is, the simultaneous presence of contradictory elements, an attempt that is alchemical in its essence: conjunctio oppositorum. The House of Inclusion. The House of Contamination. The House of Bridging: but one that does not reject conflict. The Oxymoronic House! Please send your proposals in ANY form, ANY size and ANY format to this e-mail address. We will  display all the works received on our website. To register please contact us until February 20th, 2010. There is an entry fee of 30$.. The deadline for submitting your work is the day of the Spring Equinox, March 20th, 2010. Info: e-mail: icarchgallery@yahoo.com - http://icarch.net

23/02/2010


Lost in Translation_ simposio+concorso

Il 23 febbraio 2010, dalle ore 9.30, Connecting Cultures, con il sostegno della Regione Lombardia, organizza un simposio internazionale alla Triennale di Milano sul tema delle pratiche estetiche contemporanee in relazione alla traduzione e allo scambio fra le culture. Il problema della “traduzione culturale” va affrontato secondo modalità e approcci complessi, utilizzando strumenti critici e interdisciplinari, per conservare – nel processo di comprensione dell’”altro” – quegli elementi enigmatici che la traduzione non potrà mai rendere. La giornata di studio Lost in Translation parte dal presupposto che i linguaggi artistici e la cultura possono diventare sede di comprensione ed approfondimento per questi temi, ma solo attraverso una consapevolezza da un lato dei rischi e delle perfidie della traduzione e dall’altro delle sue inattese estrosità e creatività. Artisti di fama internazionale quali Maria Thereza Alves, Krzysztof Wodiczko, Adrian Paci, Marjetica Potrč e Luca Vitone saranno invitati a parlare del proprio lavoro in relazione a questi temi, accompagnati dalle riflessioni di importanti teorici e curatori contemporanei come Sarat Maharaj. La discussione verrà sollecitata dalle domande e dai commenti di interlocutori provenienti da Accademie d’Arte, Facoltà di Architettura, Antropologia, Urbanistica, Sociologia, Musei ed associazioni di mediazione culturale. Seguirà una tavola rotonda di focus sull’esperienza italiana che coinvolgerà artisti, mediatori culturali e operatori di importanti realtà sul territorio | - Concorso_ LOST IN TRANSLATION - Arte e Intercultura_ In occasione del convegno Connecting Cultures in partnership con Fondazione Ismu – Settore Educazione - Patrimonio e Intercultura presenterà un concorso rivolto a giovani artisti e ad istituzioni sul tema Arte e Intercultura. Al vincitore verrà assegnato un premio per la realizzazione del progetto presentato. Il bando sarà scaricabile - a partire dal 23 febbraio 2010 - dai siti www.connectingcultures.info e www.ismu.org/patrimonioeintercultura

¡Local, local! La ciudad que viene

23 febbraio - 25 aprile 2010, Barcelona
El Centre de Cultura Contemporània de Barcelona y la Diputación de Barcelona presentan la exposición ¡Local, local! La ciudad que viene con el fin de mostrar un diagnóstico de cómo han cambiado nuestras ciudades, así como una aproximación a la ciudad del futuro. A través de una propuesta museográfica sintética y clarificadora sustentada en montajes audiovisuales y reportajes fotográficos, la muestra se basa en un trabajo previo de investigación dirigido por el geógrafo Francesc Muñoz, comisario de la muestra. Las ciudades han cambiado. Lo ha hecho su apariencia y también la forma en que son habitadas por las personas, pero por encima de todo, las ciudades se han convertido en el lugar privilegiado donde el universo de lo global se encuentra con la realidad de los lugares. Tras treinta años hablando de globalización urbana y de flujos planetarios, de utopías tecnológicas y de homogeneización mundial, resulta que, en realidad, lo que la ciudad nos muestra es la combinación de estas cualidades con la presencia, ubicua y continua, del poso del lugar. La ciudad que viene no es global, como quizás pudimos pensar, la ciudad que viene es local. Quizás más local que nunca. Conceptos alrededor de global / local: Este diálogo no exento de fricciones entre lo global y lo local, entre la ciudad post-it y la ciudad pósito, se hace especialmente evidente en tres aspectos definitorios del mundo urbano actual: - Las formas que toma la ciudad en el territorio | - La llegada de la sociedad de la información | - La gestación de nuevos imaginarios y nuevas convivencias | Este diálogo se presenta también en forma de tres tensiones que explican cómo han cambiado las ciudades durante los últimos treinta años e invitan a pensar cómo es la ciudad que viene. Tres tensiones de las que depende el futuro de la ciudad: Compacto / disperso | Público / privado | Interior /exterior | Según cómo se resuelvan en el transcurso de las próximas décadas, tendremos ciudades más complejas y diversas, o más simplificadas y uniformes; habitaremos en ciudades que seguirán interpelándonos como individuos y sugiriéndonos así nuevas preguntas, o en ciudades donde no sentiremos la tentación de preguntar. Info: tel +34 93 3064100 fax +34 93 3064101 e-mail: global@cccb.org - www.cccb.org

24/02/2010


Geography of Transterritories

24 febbraio - 22 maggio 2010, San Francisco (USA)
Geography of Transterritories addresses those issues of transborder conflict that are profoundly changing global modes of production, communication, and space/time organization. Such changes have prompted new understandings both of geography and of the geopolitical strategies devised for coping with the new reality of constant displacement and transit. Traveling between different parts of the world or stuck in intermediate zones like refugee camps, displaced persons and populations now live in spaces-transterritories-to which the once-commonplace concept of home no longer unambiguously applies. Temporary-seeming but often enough permanent, such transterritories and the peoples who occupy them have come to challenge the established boundaries of nation-states and other dominant forms of geopolitical demarcation. Though undergoing economic, political, and military oppression and exclusion, transterritorial peoples, whether intentionally or as a matter of course, establish and occupy sites that are intrinsically open to new possibilities for social, economic, and political restructuring. A potentially salutary effect of what otherwise can seem to be systematically detrimental global processes, the space opened up by the “transterritorial imagination” is a space singularly amenable to the realization of certain forms of utopic social production. Geography of Transterritories marks but one instance of many similar creative projects on the current global art scene-inside exhibitions, at conferences, within publications, and across public spaces-in which the ideas and phenomenological “facts” that underwrite the transterritorial imagination are unfolding. Like the spaces and peoples whose ways and means have motivated it, the work included in Geography of Transterritories was itself created by a process of displacement, by territorial prerogatives that “cross over.” Consistent with SFAI’s transnational vision for understanding how museums, exhibition spaces, and wider contemporary culture interrelate on a global scale, Geography of Transterritories-like the exhibition World Factory that preceded it in SFAI’s Walter and McBean Galleries (January-May 2007)-is a component of New Models of Production, one of five discrete yet intersecting directions, within SFAI’s Exhibitions and Public Programs, for investigating current constructions of contemporary global culture. Devised by SFAI’s Director of Exhibitions and Public Programs Hou Hanru, New Models of Production examines and promotes innovative models of art production-models that lead to new definitions of art and of the role the artist may play in an era of globalized culture. This exhibition is also a forum and point of departure for further creative interventions in the public sphere-interventions that are essential to understanding contemporary creativity and current geopolitical, organizational, and global realities. Info: +1 415 7494507 e-mail: sfaiinfo@sfai.edu - www.sfai.edu

25/02/2010


ATOPÍA. Arte y ciudad en el siglo XXI

25 febbraio - 24 maggio 2010, Barcelona
El Centro de Cultura Contemporánea de Barcelona presenta «ATOPÍA. Arte y ciudad en el siglo XXI», la primera exposición que el centro dedica al arte contemporáneo, comisariada por el director del CCCB Josep Ramoneda y por el comisario y crítico de arte Iván de la Nuez. La ATOPÍA es el sentimiento de malestar del individuo frente a la ciudad del presente la cual no representa, en ningún caso, el paraíso soñado o prometido que nos ofrece la utopía. La exposición trata precisamente de este malestar, de la incomodidad entre la ciudad que sí existe y el individuo. De la tensión entre una ciudad que se individualiza –se convierte en un ente con vida propia, más allá de naciones, países, estados- y de un individuo que se masifica. La muestra no se inscribe en los recientes proyectos basados en «lo social» o reivindicativo, ni en las crecientes exposiciones de denuncia sobre la especulación o los procesos de gentrificación de las ciudades. Lo que interesa a sus comisarios es una agonía más universal y, al mismo tiempo, más palpable: la del individuo que sobrevive y la de su resistencia frente a la apoteosis urbana. La exposición aborda a través de 168 obras (pintura, escultura, fotografía, vídeo e instalaciones) de 41 artistas contemporáneos (Sergio Belinchón, Hicham Benohoud, Nuno Cera, Oleg Dou, Andreas Gursky, David LaChappelle, Rogelio López Cuenca, Philip-Lorca diCorcia, Thomas Ruff, Carey Young, etc.) esta tensión entre individuo y ciudad centrándose en una urbe que pierde sus funciones como espacio de encuentro y realización para convertirse en un espacio de pérdida y fracaso. Info: tel +34 93 3064100 fax +34 93 3064101 e-mail: global@cccb.org - www.cccb.org

Stephen Shore - Biographical landscape. Fotografie 1969-1979

26 febbraio - 25 aprile 2010, Roma
Il 25 febbraio 2010 alle ore 18, presso il Museo di Roma in Trastevere, in Piazza Di Sant’Egidio 1b, inaugura la mostra fotografica “Stephen Shore - Biographical landscape. Fotografie 1969-1979″. In mostra 164 fotografie che illustrano la metodica esplorazione dei paesaggi nell’opera di Shore e i suoi forti parallelismi con l’arte concettuale. La mostra racconta la metodica esplorazione dei paesaggi nell’opera di Shore e i suoi forti parallelismi con l’arte concettuale. Sensibilizzato alla cultura pop dalla frequentazione della Factory, la sua attenzione si è poi focalizzata sui paesaggi insoliti – gli Uncommon Places – dell’America dell’Ovest. Le 164 fotografie esposte sono suddivise in ordine cronologico, a partire dal primo viaggio attraverso l’America che cominciò il 3 luglio dal 1973. Questi primi lavori, focalizzati sulla dimensione della Pop art, includono anche parte della collezione di cartoline di Amarillo (Texas) e la collezione di fotografie All the Meat You Can Eat – una mostra curata da Shore nel 1972. Nella seconda sezione che raccoglie i lavori dal 1974 al 1976, Shore sviluppa un diverso approccio alla realtà, più focalizzato su una prospettiva lineare dove le composizioni e i titoli delle fotografie enfatizzano la natura biografica dei paesaggi. Il terzo periodo, che parte dal 1976, è caratterizzato invece da un rifiuto di ogni punto focale o di singoli punti di prospettiva. In questo modo Shore allude alla realtà che si trova dietro le immagini, estendendole oltre il confine della fotografia. Info: tel +39 06 5816563 fax +39 06 5884165 e-mail: museodiroma.trastevere@comune.roma.it - www.museodiromaintrastevere.it

26/02/2010


Periferie in Movimento - documentari e cortometraggi sulla città che cambia

26 - 28 febbraio 2010, Genova
Per la prima volta a Genova una rassegna che vuole riflettere sulla città e su come cambiano i suoi margini. Porzioni di città che spesso si trasformano in modo spontaneo, imprevedibile, sorprendente. Una serie di ritratti della periferia urbana e sociale troppo spesso allontanata e dimenticata. In tre giorni di proiezione una panoramica su quasi dieci anni di produzione italiana di documentari e cortometraggi. Organizzati in maniera itinerante, fra il centro e luoghi che vengono chiamati periferie, ma che forse dovremmo cominciare a ripensare come i futuri centri di una città policentrica, e perché no, anche luoghi in cui andare a passare un pomeriggio e una serata interessanti, per una visione e un dibattito fra cittadini, autori ed esperti del territorio. I film ci fanno passare da Roma a Milano a Palermo a Torino e a Napoli, sino ad arrivare a Genova: un viaggio in immagini su limiti e orizzonti delle città italiane, per uno scorcio di come si costruiscono immagini e stereotipi dei luoghi in cui viviamo. Per la prima giornata, nella Sala Chierici della Biblioteca Berio, ROMA INTORNO A ROMA, un documentario fatto di tanti piccoli film, tutti diversi l’uno dall’altro, persone e luoghi che vivono ed esistono fuori dal Raccordo Anulare della città di Roma, e ci danno della città un’immagine diversa e molto più sfaccettata di quella delle cartoline turistiche. A seguire IO, LA MIA FAMIGLIA ROM E WOODY ALLEN, scanzonato, serio e appassionante ritratto di una giovanissima regista ROM al suo primo film. Nella seconda giornata la rassegna si sposta al CEP di Prà, dove accanto a due documentari come RAGAZZINI DEL LIBRINO e FUORI DAI BANCHI, quest’ultimo girato a Cornigliano, verrà proiettato il cortometraggio ARIA (già vincitore del Premio per la miglior Colonna Sonora all’8° Genova Film Festival e diretto da Claudio Noce che ha recentemente esordito nel lungometraggio con Good Morning Aman), tutti accomunati da uno sguardo verso sogni e paure dell’adolescenza. E poi, liberamente ispirato alla serie di Lupin III, BASETTE, divertente corto interpretato tra gli altri da Valerio Mastandrea e Flavio Insinna, in concorso all’11° Genova Film Festival. E ancora un affascinante documentario d’autore, che racconta la storia della Bovisa attraverso frammenti di immagini collezionate negli ultimi 30 anni, DALLE TERRE DI NESSUNO, affiancato in serata da RESIDENCE ROMA, in cui di nuovo i ragazzi diventano una delle chiavi di lettura fondamentale per esplorare un caseggiato romano dai lunghi corridoi e dalle complicate storie di vita. Il terzo ed ultimo giorno vede protagonista il Quartiere Diamante per un viaggio nella memoria e nel presente di personaggi e delle loro storie fra Palermo, con ZENIGMA, di nuovo Roma con i ricordi e il presente di un gruppo di occupanti inveterati di case popolari in LA PRIMA COSA e il Quartiere Diamante e uno dei suoi abitanti, protagonista di IOLANDIA, Premio del Pubblico – Provincia di Genova all’ultimo Genova Film Festival. E ancora il cortometraggio CICATRICI, in cui un anziano mette in scena una personalissima versione del proprio passato, ad ammaestramento delle giovani generazioni… Periferie in Movimento è un’iniziativa realizzata da Laboratorio Mobile in collaborazione con il Genova Film Festival e con il sostegno del Comune di Genova. Info: e-mail: laboratorio.mobile@gmail.com - www.periferieinmovimento.org

Daniel Bosia - Forma e Algoritmo: verso un’architettura naturale

Sarà Daniel Bosia, direttore associato di ARUP, il testimonial d’eccezione della Cerimonia di apertura del 6. Ciclo dell’Alta Scuola Politecnica che si terrà venerdì 26 febbraio 2010 nell’Aula De Donato del Politecnico di Milano in P.zza L. da Vinci 32. La mattinata sarà occasione per capire direttamente dai protagonisti un percorso didattico originale e unico nel panorama italiano, basato sull’interdisciplinarietà e l’innovazione, che coinvolge i suoi studenti in corsi residenziali e in progetti multidisciplinari sviluppati in collaborazione con le imprese e il territorio. Nel pomeriggio, alle 14.30, Daniel Bosia terrà la lezione Forma e Algoritmo: verso un’architettura naturale in cui racconterà la sua concezione di architettura che si ispira alle forme geometriche e perfette presenti in natura, rintracciabili ovunque intorno a noi come la struttura molecolare, le forme ramificate degli alberi e le spirali create dal vento. Illustrerà il suo pensiero attraverso le sue opere più recenti: il Weave Bridge di Philadelphia, il St. Louis Pavillion, il Serpentine Pavillion 2002 e 2005, la Morning Line, la Torre Reforma, la Royal Academy installation, la Taichung Opera House, il Coimbra Bridge, lo Scottish Parliament. Bosia nel corso degli anni ha collaborato con architetti come Daniel Libeskind, Toyo Ito, Enric Miralles e Nicholas Grimshaw. Info: tel 02 23999792 fax 02 23999795 e-mail: info@asp-poli.it - www.asp-poli.itwww.asp-poli.it

Congreso Internacional Cerdà Postmetrópolis_ Seminario 1. Regeneraciones

El 26 de febrero 2010, se tendrá en el Centre de Cultura Contemporània de Barcelona Regeneraciones, el primero de los cuatro seminarios previos al “Congreso Internacional Cerdà Postmetrópolis. El gobierno de las regiones metropolitanas en el siglo XXI”. Los seminarios previos darán contenido a algunos de los temas de debate del congreso final. Este «congreso en progreso» permitirá situar el debate acerca de las dinámicas territoriales y las políticas urbanas en diferentes municipios metropolitanos en que se presentarán varios casos de estudio que muestran la transformación de la ciudad en algunas de sus manifestaciones más actuales: - La regeneración de la ciudad existente | - La integración de los entornos urbanos | - Los nuevos crecimientos | - El reciclaje de los paisajes industriales | El seminario Regeneraciones desea ofrecer una panorámica acerca de las actuaciones de regeneración urbana en el momento actual a partir de la explicación de una serie de casos que comparten puntos en común respecto a la configuración física y el diagnóstico de problemáticas del lugar. Al mismo tiempo, sin embargo, se trata de situaciones urbanas que ponen de manifiesto la diversidad de escenarios que conviven en la ciudad histórica hoy en día. Esta dualidad de la ciudad construida evidencia el potencial de las ciudades viejas para proponer retos nuevos a las políticas urbanas en un futuro metropolitano. Info: tel +34 93 3064100 fax +34 93 3064101 e-mail: global@cccb.org - www.cccb.org

27/02/2010


Scarpa e Il Palazzetto, una rapsodia architettonica. Omaggio ad Aldo Businaro

27 febbraio - 29 maggio 2010, Treviso
Il 27 febbraio 2010 alle ore 11.30 presso l’Archivio di Stato di Treviso - Centro Carlo Scarpa, sarà inaugurata la mostra “Scarpa e il Palazzetto, una rapsodia architettonica. Omaggio ad Aldo Businaro”, a cura di Guido Pietropoli, promossa dalla Regione del Veneto, dal Ministero per i beni e le attività culturali, e dal Comitato Paritetico per la conoscenza e la promozione del patrimonio legato a Carlo Scarpa, e prodotta dal MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo - Centro archivi MAXXI architettura in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza e dall’Archivio di Stato di Treviso. La mostra è incentrata sulla figura di Aldo Businaro, committente di Carlo Scarpa per gli annessi alla villa “Il Palazzetto” a Monselice (Pd). L’incontro tra Scarpa e Businaro ebbe luogo in occasione del viaggio in Giappone di una delegazione di architetti e designer italiani, nel 1969, cui parteciparono entrambi: esso segna l’avvio di un fortunato sodalizio che li terrà costantemente legati alla residenza seicentesca del committente. Situato nella campagna a sud-est di Monselice, il complesso della villa appariva costituito dal corpo dominicale, da una piccola costruzione adibita a casa del custode verso sud, da una grande fabbrica destinata a stalle e fienile a ovest e da un padiglione ottocentesco a pianta rettangolare posto a nord. Nell’arco di circa sette anni, a partire dal 1971, Scarpa ebbe l’incarico di progettarvi diversi elementi, fra cui il muro di cinta e gli accessi principale e posteriore, il berceau, la celeberrima aia, il recupero del padiglione adiacente all’ingresso. Dal 2005 Aldo Businaro e i figli hanno affidato l’esecuzione di una scala esterna, già prevista lungo la facciata occidentale del Palazzetto, all’architetto Tobia Scarpa, che nel proprio progetto si è attenuto in parte ai disegni del padre. La mostra vuole mettere in luce il lungo lavoro di restauro e ri-disegno della corte dominicale della villa. Da qui il titolo della mostra che, a ragione, si può considerare una “rapsodia architettonica”, una silloge di parti di autori diversi armonizzate tra loro e che insieme raccontano i quattrocento anni di storia del Palazzetto. Info: tel 0422 545805 e-mail: info@carloscarpa.it - www.carloscarpa.it - www.maxxi.beniculturali.it

Expérience de paysages - Paysage en territoires

Le 27 février 2010, h. 10.30, pour le cicle ‘Expérience de paysages’, se tiendrà la conférence accueillie au Pavillon de l’Arsenal et organisée par la Fédération française du Paysage, “Paysage en territoires”, avec ALAIN LEVAVASSEUR, paysagiste DPLG, CNERP. En 50 années de travail acharné, les paysagistes ont constitué un formidable gisement d’expériences. Ce demi-siècle constitue une perspective irremplaçable de validation de ces paysages grace a cette dimension temporelle. Il serait utile pour les acteurs du paysage contemporain d’en tirer les riches enseignements. C’est le but que la Fédération Française du Paysage se fixe en organisant ces rencontres. Info: tel +33 1 42763195 e-mail: infopa@pavillon-arsenal.com - www.pavillon-arsenal.com

Conferenza su Adriano Olivetti e Proiezione di Lettera22 a Ivrea

Il 27 febbraio 2010, dalle ore 16.30, presso la Sala Cupola, La Serra, in Corso Botta 30, a Ivrea, in occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Adriano Olivetti la società Effetto Serra e l’associazione culturale plug_in organizzano una conferenza e la proiezione del documentario Lettera22, sulla figura di Adriano Olivetti. L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto elaborato dal Comune di Ivrea “In omaggio a Adriano”, che prevede una serie di eventi dedicati all’imprenditore eporediese. La conferenza dal titolo “Olivetti: un progetto politico di comunità” si pone come obiettivo la rilettura dell’avanguardia del pensiero politico di Adriano Olivetti, e il ruolo svolto dall’architettura nel costruire l’unico esempio di città moderna italiana. Allo stesso tempo si cercherà di evidenziare come un pensiero politico chiaro nelle intenzioni e nei fatti, come quello olivettiano, possa esprimersi attraverso la realizzazione di un altrettanto chiaro progetto di città/comunità. Qual è il progetto politico di Olivetti? In che modo e quanto è stato realizzato di quel progetto?Oggi questo approccio, che mette insieme il capitale e il sociale, è ancora valido? Può la comunità olivettiana essere alternativa alla città del mercato? Queste sono alcune delle questioni in gioco che verranno discusse dal sociologo urbano Massimo Ilardi, dall’urbanista Paolo Berdini, dal critico di architettura e autore del documentario “Lettera22” Emanuele Piccardo, moderati dal giornalista del quotidiano Liberazione Vittorio Bonanni. A seguire verrà proiettato il documentario Lettera22 sulla figura e l’opera di Adriano Olivetti. Lettera22 si è posto come obiettivo il racconto di questa straordinaria avventura umana, industriale, culturale e architettonica attraverso le opere rimaste e immediatamente riconoscibili: le architetture. Le architetture però non riuscivano a definire la complessa e poliedrica personalità di Olivetti per questo sono stati coinvolti uomini e donne che, al pari delle architetture, hanno vissuto l’esperienza olivettiana e hanno contribuito a renderla grande. Gli intellettuali: Furio Colombo, Franco Ferrarotti, Luciano Gallino; gli operai Noè Malerba e Fiorentina Vittonatti; i funzionari Cornelia Lombardo, Camillo Prelle, Adolfo Salvetti; le figlie di Adriano: Lidia e Laura; gli architetti Annibale Fiocchi, Aimaro Oreglia d’Isola, Eduardo Vittoria; Enrico Giacopelli (autore del progetto del Museo a cielo aperto dell’architettura moderna a Ivrea), l’architetto eporediese Luca Marraghini. Questi personaggi, insieme alle architetture, hanno composto la cornice che contiene Adriano Olivetti. Lettera22, vuole testimoniare la validità di un progetto, contemporaneamente culturale e industriale ancora oggi attuale a cinquant’anni dalla scomparsa di Olivetti. Info: e-mail: info@plugin-lab.it - www.plugin-lab.it

28/02/2010


Le Ville Matte – arti visive

[deadline: 28/02/2010]
La Provincia di Cagliari promuove il Bando internazionale per la partecipazione al programma di residenza “LE VILLE MATTE – arti visive”, prima edizione. Il bando si aprirà l’11 gennaio per chiudersi poi il 28 febbraio 2010. L’iniziativa rientra nel più ampio progetto LE VILLE MATTE – residenze d’artista, promosso dalla Provincia di Cagliari, attraverso il Settore delle Politiche Culturali nato con l’intento di offrire soggiorni di studio e ricerca in Sardegna, che incentivino le nuove produzioni nei settori della musica, della scrittura e delle arti visive. Una rete di residenze, organizzate in piccoli centri di alto valore ambientale e paesaggistico, che può favorire un fruttuoso scambio fra la cittadinanza e la scena nazionale e internazionale. Coinvolgere le istituzioni culturali della Regione, creare occasioni di confronto attraverso un programma di conferenze e incontri con la scena locale e gli operatori del settore, attivare proficue collaborazioni con gli artisti in residenza e dare loro visibilità, avviare in Sardegna dei poli di produzione artistica innovativi e stimolanti, che contribuiscano a migliorare l’immagine del paese e ad incrementare il turismo culturale e sostenibile: questi gli obiettivi primari de LE VILLE MATTE. Il bando è rivolto ad artisti provenienti da tutto il mondo, senza limiti di età, per partecipare è necessario essere maggiorenni. Sulla base delle domande pervenute, una commissione, costituita da Giancarlo Norese, Chiara Agnello e Francesca Sassu, selezionerà 10 candidati. Il progetto ideato da Giancarlo Norese – Supercalifragilistic (Mistaken Landscapes) – affronta il tema dell’architettura e del paesaggio, riflette sulle contraddizioni esistenti fra gli spazi trasformati dall’uomo e quelli autogenerati dal caso e dalla necessità. Oltre all’attività quotidiana di studio e sperimentazione, il programma della residenza prevede workshop e laboratori con artisti, suggeriti da Giancarlo Norese: Jiří Kovanda (Praga), Luigi Negro (Lecce), Umberto Cavenago (Milano), Luca Scarabelli (Como), Mauro Cossu (Cagliari). Con loro verranno approfonditi i temi dello spazio, le relazioni fra gli ambienti, la vera natura delle macerie, l’influenza delle azioni urbane sulla nostra quotidianità, i suoni che abitano e determinano un luogo. […] Al termine della residenza, a maggio 2010, i materiali prodotti dagli artisti ospitati a Villasor, verranno presentati in una mostra allestita presso l’ex Convento dei Cappuccini di Villasor (inaugurazione 15 maggio 2010). La partecipazione è gratuita e comprende i seguenti servizi: vitto e alloggio; studio con connessione internet; open space per lavorare in gruppo; biblioteca e mediateca comunale per la documentazione; spese di produzione gestite dal visiting professor in base alle esigenze progettuali di ogni artista. I costi di viaggio sono a carico dei partecipanti. Info: tel 070 4092329 fax 070 4092312 e-mail: info@levillematte.it - www.levillematte.it

Tekfestival 2010_ apertura iscrizioni

[deadline: 28/02/2010]
Sono aperte le iscrizioni alla 9. edizione di Tekfestival “Ai confini del mondo…dentro l’Occidente”, festival internazionale di cinema indipendente e sociale. Cinquanta titoli in programma, il meglio della più recente produzione indipendente, documentari e lungometraggi narrativi, numerosi ospiti, incontri con il pubblico, videoinstallazioni, mostre. Con la sua natura polimorfa – espressione di un originale lavoro collettivo che guida il festival – capace di mescolare generi e soggetti differenti, il Tekfestival si è ormai affermato nel panorama della promozione cinematografica italiana e internazionale.Un appuntamento sempre più apprezzato dal pubblico e dalla critica soprattutto per l’appassionato lavoro di ricerca di cui è frutto e per il clima di condivisione di esperienze che si respira durante i giorni dell’evento. Il Tekfestival è un luogo dove poter apprezzare e discutere film e documentari provenienti dai più importanti festival internazionali, opere realizzate dal basso, immagini e parole che interrogano i nuovi scenari della contemporaneità e portano sugli schermi le azioni resistenti. Migrazioni, politiche dei corpi, precarietà e flessibilità delle vite, controculture, effetti della globalizzazione, memorie conservate, comunità solidali… queste alcune delle parole chiave della prossima edizione. Per partecipare al concorso del Tekfestival 2010 l’iscrizione è gratuita. Le opere devono essere realizzate dopo il 1 gennaio 2009. La sezione competitiva, riservata a filmaker italiani, ha la finalità di sostenere registi e registe nella promozione delle loro opere. Per iscriversi compilare la scheda d’iscrizione disponibile on-line entro il 28 febbraio 2010. Info: tel/fax 06 2147126 e-mail: info@tekfestival.it - www.tekfestival.it

Magmart | video under volcano 2010

[deadline: 28/02/2010]
Da Ottobre 2009 a Marzo 2010 si tiene la 5. edizione di Magmart | video under volcano, festival internazionale di videoarte. Il Festival è realizzato in partnership con il PAN - Palazzo delle Arti Napoli ed il CAM - Casoria Contemporary Art Museum. Online media sponsor del festival è il portale d’arte eyesfeed.com. La manifestazione prende il via il 20 ottobre con la pubblicazione del bando di partecipazione e si concluderà con l’evento finale, a metà marzo 2010, con l’evento finale presso il PAN - Palazzo delle Arti Napoli cui seguirà una proiezione completa dei video partecipanti al CAM - Casoria Contemporary Art Museum. La partecipazione è gratuita. Il festival è dedicato esclusivamente alla videoarte, e per la 5. edizione è previsto un tema, che gli artisti sono invitati ad interpretare: “VISION(S) OF”. Tra tutti i video presentati, verrà effettuata una selezione finale sulla base del voto di una Giuria di esperti. Le 30 opere selezionate entreranno a far parte della collezione permanente del CAM. Per la partecipazione è necessario compilare integralmente il modulo disponibile online, sul sito ufficiale del festival. I video devone essere realizzati integralmente con tecniche digitali e la durata massima non dovrà superare i 10 minuti. É possibile inviare i materiali necessari alla partecipazione (video, modulo, immagine) in modalità online. Info: e-mail: info@magmart.it - www.magmart.it

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