Emanuele Piccardo. LURT/agire per la comunità

E’ il 1961 quando il pastore valdese Tullio Vinay fonda il Servizio Cristiano a Riesi, Sicilia centrale, luogo di mafia e povertà, insieme ad un gruppo di volontari che dalle valli valdesi in Piemonte aveva scelto la cittadina nissena per manifestare l’agàpe (l’amore di Dio).

Vinay nel 1947 aveva avviato il progetto di Agàpe a Prali, nel Piemonte valdese dove, giovani italiani e europei, alla fine della guerra cercavano di esprimere il loro desiderio di essere una comunità, poi l’impegno politico come senatore indipendente nel P.C.I.
Leonardo Ricci, architetto romano, che conobbe Vinay a Firenze fu l’artefice delle sue utopie realizzate ad Agàpe come a Riesi. Lì diede forma al progetto politico e sociale che Vinay aveva ideato per fondare il Servizio Cristiano con la costruzione del Villaggio Monte degli Ulivi.

“Un progetto ingombrante-come lo definisce Gianluca Fiusco erede di Vinay alla guida del Servizio Cristiano-che rompeva lo status quo. Il Villaggio era il porto sicuro dove tornare ogni giorno, ma era fuori d’esso che bisognava andare per realizzare quella che Vinay chiamava l’utopia del mondo nuovo”. La scelta di agire in un luogo della Sicilia profonda dove la mafia sopperiva alle assenze dello stato ha guidato il progetto comunitario di Vinay.

Oggi Riesi si appresta a scrivere una pagina nuova della sua storia con la nascita del LURT-Laboratorio Umano di Rigenerazione Territoriale. Una scuola che nasce dalla sinergia tra il Servizio Cristiano e l’associazione culturale plug_in. Nel 2018 al Servizio Cristiano viene affidata la gestione dell’immobile confiscato al boss mafioso Francesco Annaloro, insieme al circolo Arci “la Casa della Musica”.

Questo fatto di cronaca rappresenta l’inizio della sfida sociale che contribuisce alla costruzione di una società sana in cui i giovani possano restare nei loro territori e riabitarli. “Civico Civico” sarà il nome dell’immobile confiscato, per rimarcare il suo essere civico e pubblico, che diventerà sede del LURT. Una scuola civica e innovativa nel modo di affrontare il tema dell’abbandono delle aree interne, che nasce dalla esigenza di dare speranza a un territorio marginale, per decenni ostaggio del ricatto mafioso.

Costruire una scuola che studi, sviluppi e trasformi in azioni concrete le potenzialità di un luogo dimenticato dalle istituzioni locali e nazionali. Questo potrà avvenire seguendo un percorso di formazione teorica e pratica che consenta, ai giovani tra i 18 e i 30 anni, lo sviluppo di professionalità legate al territorio e alla capacità di fare impresa e rete con altre realtà locali e nazionali, ma anche valorizzare le risorse culturali esistenti dal Museo della miniera di zolfo di Trabia-Tallarita alla stessa opera architettonica del Villaggio Monte degli Ulivi.

Una scommessa sul futuro di Riesi il cui obiettivo è lo sviluppo di una comunità informata, costituita da persone autonome, indipendenti, che con impegno civico e responsabilità siano in grado di gestire la propria vita in una società basata sul rispetto e sulla libertà di poter scegliere tra più̀ alternative. Il primo atto del LURT è la rigenerazione dell’immobile confiscato, che avviene nell’estate 2020 con il Cantiere Sperimentale.

A partire da quest’anno e fino al 2022 saranno selezionati studenti delle scuole umanistiche e delle scienze sociali insieme a progettisti under 40. Gli iscritti parteciperanno sia alla fase progettuale sia alla fase di cantiere, rendendo fruibile alla comunità riesina il piano terra dell’immobile con l’attivazione delle prime offerte formative nell’inverno del 2020. Il Cantiere Sperimentale si basa sul processo innovativo dell’autocostruzione attuato da Orizzontale e Flora La Sita a cui è stato affidato il coordinamento della progettazione architettonica e del Cantiere.

D’altronde l’autocostruzione non rappresenta una novità per i valdesi che la attuarono proprio per la realizzazione del Villaggio Monte degli Ulivi nel 1968.

[Emanuele Piccardo]

18.8.20