Radical City_Conferenza a Villa Croce


Radical City, il secondo numero tematico di Archphoto2.0, e la sperimentazione artistica a Genova negli anni sessanta è il tema affrontato nella conversazione svoltasi al Museo di Villa Croce con il gallerista Paolo Minetti (che invitò nel 1973 Gordon Matta Clark ha realizzare un lavoro a Genova) e l’architetto Brunetto De Battè (studente di architettura a Firenze durante il periodo dell’architettura radicale). Radical City apre un nuovo scenario sull’architettura radicale individuando nella città il luogo della sperimentazione teorica e teorica/pratica dividendo i gruppi. Da un lato Archizoom, Superstudio, Strum e i più giovani Zziggurat più attenti alla teoria; dall’altra Pettena, UFO, La Pietra e 9999 impegnati a occupare lo spazio pubblico interagendo con esso in modalità più vicine al mondo dell’arte, tra futurismo e living theatre, tra land art e happening. Genova fu uno dei centri della sperimentazione con la nascita della rivista Marcatre, diretta da Eugenio Battisti, con la prima mostra dell’Arte Povera, il gruppo letterario ‘63, i poeti visivi…
Una sperimentazione oggi scomparsa, per questa ragione era importante discutere di questi temi nel museo di arte contemporanea di Villa Croce, oggi in profonda crisi sia dal lato finanziario che culturale. Ciò è accaduto per un disinteresse totale della politica di sinistra nell’amministrare il Museo senza una vera progettualità e senza destinare risorse economiche sufficienti. Non si parla di milioni di euro ma di migliaia di euro con i quali non si riesce a fare nè un progetto di acquisizioni per la collezione nè mostre che non siano già autofinanziate.