FACCIA A FACCIA

2 - 30 maggio 2010, Mestre (Ve)
Inaugura il 30 aprile 2010 alle ore 18, presso il Centro Culturale Candiani, P.le Candiani 7, a Mestre (Ve), la mostra “Faccia a faccia. Lavori realizzati dagli studenti del Laboratorio di fotografia - IUAV Guido Guidi”, organizzata dal Centro Culturale Candiani in collaborazione con il claVES - Corso di Laurea in Arti Visive e dello Spettacolo - Facoltà di Design e Arti e la Galleria Contemporaneo. La mostra è parte di un più ampio progetto dal titolo “Laboratorio, fotografia, città”, al suo secondo appuntamento. L’esposizione, visitabile dal 2 al 30 maggio 2010, è pensata come esperienza didattica conclusiva del corso e documenta la volontà di insistere sull’impossibilità del fotografo di sfuggire al soggetto e anche su quella dello spettatore di sfuggire al ‘facingness’ tra l’opera (la fotografia) e chi la guarda: l’opera ci guarda. È esperienza comune muoversi in luoghi apparentemente conosciuti perché attraversati nei nostri spostamenti quotidiani ma sui quali raramente soffermiamo l’attenzione, dei quali difficilmente cogliamo i tratti distintivi, gli elementi specifici che li compongono. Soprattutto se, tralasciando riferimenti impegnativi come i clichés visivi del centro storico veneziano o luoghi dotati di una forte connotazione culturale, la nostra attenzione viene riportata verso quelle parti di territorio meno conosciute, apparentemente banali e che generalmente consideriamo scarsamente degne di essere osservate e, tanto meno, rappresentate. È ciò che può accadere trovandosi di fronte ad alcune parti del territorio di Mestre, luoghi spesso periferici, marginali e, proprio in virtù di queste caratteristiche, instabili e soggetti a continue trasformazioni. Eppure è proprio a partire da luoghi di questo tipo che diviene meglio possibile ridonare capacità di attenzione al nostro sguardo distratto, accecato dal susseguirsi di immagini stereotipe che pervadono il nostro quotidiano. Perché questi luoghi si prestano a divenire oggetto elettivo per esercizi di una grammatica del vedere, come quella di fotografare un oggetto da più punti di vista e in maniera sistematica, come insegnava Italo Zannier. Questo metodo analitico, riproposto nell’ottica di una più complessa descrizione di quella che Roland Barthes definiva l’”intrattabile realtà”, è quello seguito da Guido Guidi nei suoi laboratori di fotografia, nei quali gli studenti erano chiamati a misurarsi con temi presi a prestito da alcuni giochi linguistici di Bruno Munari: faccia a faccia, faccia a vista, occhio al palo, ora che ti vedo… Mostra ideata da Guido Guidi e a cura di Andrea Pertoldeo, Mariano Andreani, Luisa Siotto. Info: tel +39 041 2386126 e-mail: candiani@comune.venezia.it - www.centroculturalecandiani.it - CS.pdf - invito.pdf